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A Mondragone ho chiamato ‘sciacallo’ Salvini, guardandolo negli occhi

Nemmeno il tempo di rientrare da Mondragone che leghisti d’ogni latitudine hanno iniziato a inviarmi i loro teneri messaggi: “teppista”, “apezzodemerda” “scopabulgari”, “coleroso”. Poi immagini di banane, di scimmie e un po’ di “vergognati”.

Ma non ho nulla di cui vergognarmi per i fatti di ieri. Sono stato a Mondragone con giovani della città, cittadini che sono arrivati dal casertano, dal napoletano e dal basso Lazio, tutti stanchi che l’ex Ministro degli Interni venisse a sciacallare sulla nostra pelle e sulla nostra terra.

Ho urlato all’indirizzo di Salvini, a pochi metri di distanza dallo “sciacallo”, sì.

Ho urlato con quanto fiato avevo in gola, perché le nostre voci contano e devono essere ascoltate.

Vi racconto io cosa gli ho detto in quei secondi in cui si è rivolto direttamente a me, dicendomi “Ah, Potere al Popolo?”, perché il monopolio della parola non può essere il suo. Gli ho urlato che “eh, Potere al Popolo, ma non siamo il popolo di cui fai gli interessi tu, i caporali che sfruttano i braccianti, l’imprenditoria criminale, la camorra, e i Cesaro, i Cosentino, con cui ti allei da sempre. Il nostro popolo siamo tutte e tutti noi che ci sudiamo la vita ogni santo giorno”.

Ieri a Mondragone abbiamo avuto la possibilità di dirgli in faccia che mentre viene a speculare qui non ha il coraggio di andare nel magazzino della Bartolini BRT di Bologna, dove si registrano più di 100 casi di Covid-19. Perché è un vigliacco che non si permette di alzare la voce contro chi in questo Paese davvero detiene le leve del potere.

La Lega e la peggior destra di questo Paese non si sconfiggono facendoci accordi elettorali o post-elettorali, né lasciandoli blaterare, parlare indisturbati alla pancia di chi soffre dei nostri stessi problemi, sui nostri territori. Li si sconfigge combattendoli ogni giorno, svelando quali interessi proteggono, al di là della loro retorica su social e in TV.

Al Consiglio Regionale della Campania non c’è forza che non sia in qualche modo compromessa con questi personaggi e col blocco di potere che rappresentano. Il nostro compito è quello di portarla anche lì questa voce, la nostra voce, come ieri abbiamo fatto in piazza a Mondragone. È anche per questo che mi candido con Potere al popolo! alla Presidenza della Regione Campania.

Perché Potere al Popolo! è la casa per chiunque non si rassegni, per chiunque sia convinto che non possiamo lasciare a questi personaggi il futuro nostro e quello della nostra terra. Con noi ci saranno candidati indipendenti, provenienti da diverse esperienze in tutti i territori della nostra Campania.

È il tempo della partecipazione, del mettersi in gioco, anche di candidarsi, di sperimentarsi su fronti nuovi. Per non lasciare nemmeno uno spazietto all’azione indisturbata di chi continuerà a devastare le nostre vite come fatto fino a oggi. Siamo il futuro e dobbiamo avere il coraggio di organizzarci per andarcelo a prendere!

Qui il video del mio intervento di ieri a Mondragone: https://www.facebook.com/206122553284067/posts/691244051438579/

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