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Quando i sovranisti s’inginocchiano

Con un atto senza precedenti nella storia della Repubblica, il Vaticano è ufficialmente intervenuto per fermare il disegno di legge Zan, che equipara al razzismo la violenza e l’incitamento all’odio omofobi e di genere.

È una legge giusta, che serve anche a far ricordare quanto poco siano applicate la legge Mancino e la legge Scelba, per le quali il fascismo ed il razzismo in tutte le loro forme non sono opinioni, ma crimini.

Ora però l’intervento del Vaticano ripropone una questione di fondo: quella della sovranità democratica in Italia. Sovranità che viene spesso messa in discussione dagli interventi della UE e della NATO sul piano economico e militare; e che ora viene colpita anche sul piano dei valori civili dal Vaticano.

La difesa della laicità dello stato imporrebbe che si respingesse senza se e senza ma la richiesta di uno stato religioso straniero.

Ma i vincoli del Concordato, nelle versioni firmate da Mussolini e attualizzate da Craxi, danno forza al clericalismo; come i vincoli di Maastricht al liberismo e quelli del Patto Atlantico al militarismo.

E tutte le principali forze politiche, a parte qualche ipocrisia di facciata, accettano e sostengono questi vincoli.

Così ora i sovranisti reazionari come Salvini e Meloni si inginocchiano davanti all’ingerenza vaticana e Letta si dichiara disposto a discuterla.

Per una ragione o per l’altra nessuna delle principali forze politiche del nostro paese ne sostiene davvero la sovranità democratica.

Che invece va riaffermata , in questo caso mettendo in discussione il Concordato sulla base del principio: libera Chiesa in libero Stato.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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5 Commenti


  • Manlio Padovan

    Ottimo articolo e tutto giusto.

    Però in questa sede si è appoggiata una richiesta da parte di certi portuali al divino monarca. Io commentai sfavorevolmente la cosa; ma il mio commento fu “democraticamente” censurato. Allora come la mettiamo con la coerenza che in questo caso è fatto politico.?


    • Redazione Contropiano

      La politica di moderazione dei commenti è l’unica discrezionalità a carico della redazione. E’ così per qualsiasi testata, sia borghese che comunista… La democrazia è il diritto di votare e di dire la propria con i mezzi di cui si dispone, non ovunque. Se i mezzi sono di altri – in questo caso “nostri”, anche se con finalità collettivizzanti – ci sembra normale che qualcosa passi e qualcosa no. Sono casi rari, ma ci sono…


  • Manlio Padovan

    Ma il mio commento intendeva dire altro.
    E cioè che la religione ed ogni sua manifestazione è atto privato e come tale personale e quindi non ci si può rivolgere al divino ornata in sede politica.
    Quindi quell’appello non avreste dovuto pubblicarlo, anzi criticarlo fortemente.
    Questa è laicità.
    Altrimenti saremo sempre succubi del divino monarca.


  • Stefano De Stefano

    Bisognerebbe ricordare ai parlamentari liberali, che credo siano quasi il 90% di Camera e Senato ma forse anche di più, che un liberale come Benedetto Croce votò contro il Concordato, sia nel 1929 che nel 1947. Rasenta poi il ridicolo che un Presidente del Consiglio parli di laicità dimenticandosi che gli insegnanti di religione nelle scuole “laiche” italiane li sceglie la CEI seguendo dei criteri che col merito non hanno nulla a che vedere.


  • Ricciardi ferdinando

    Lo slogan “Libera Chiesa in libero Stato” attribuito a Cavour probabilmente non è mai stato pronunciato, del resto il Primo Ministro sabaudo si è sempre guardato bene dall’applicarlo. Il padre della patria, da buon borghese liberal, perfetamente inserito sotto l’ala protettiva dei governanti e della massoneria britannici, era solo interessato a depredare il Papato di tutti i suoi beni per liquidarli, sia per evitare il fallimento del Piemonte indebitato per le sue manie espansionistiche, sia per ingozzare la borghesia italiana, trasformista e rapace, diventata d’un colpo tutta unitarista, che infatti si arricchì a dismisura grazie alla svendita di beni sottratti con le armi a uno Stato sovrano, qual era quello pontificio
    Non sono né credente né clericale ma sono stanco di tollerare la storiografia faziosa scritta dai liberal-progressisti massoni.
    E massoni lo erano sicuramente Garibaldi e Mazzini, mentre Cavour, figlioccio dell’imperialismo britannico, non aveva nemmeno bisogno di affiliarsi

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