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Lettera aperta a Contropiano, su green pass e dintorni

Seguiamo Contropiano, ed occasionalmente vi collaboriamo, fin dalle sue origini, lo riteniamo un prezioso strumento di controinformazione e formazione politica, per questo ci siamo presi il tempo per riflettere e confrontarci prima di scrivere questa lettera.

Riteniamo profondamente sbagliato e dannoso l’approccio con cui è stato affrontato il problema del green pass ed in generale dell’emergenza pandemica, sentiamo l’urgenza di aprire un dibattito sul tema che consenta di rettificare queste posizioni.

Il vaccino senza alternative?

I compagni che difendono o tollerano il green pass partono da un assunto mille volte ripetuto dal governo: la vaccinazione universale è l’unico modo per sconfiggere il virus. Un’affermazione totalmente infondata. Sono molti i modi per affrontare la malattia, anche prevenendo il ricovero ospedaliero: ci sono decine di farmaci, spesso a basso costo, che hanno avuto ottimi risultati, anche nella cura a domicilio. In Cina (dove la libertà di scelta terapeutica è a fondamento del sistema sanitario fin dalle sue origini) è stata utilizzata con successo anche la medicina tradizionale, bloccando le ondate epidemiche prima ancora di disporre del vaccino.

Eppure, non appena qualcuno si alza a sostenere la possibilità di guarigione per altra via che non sia il vaccino, incorre in scomuniche, minacce, insulti. Le sue proposte sono bandite (di recente, un medico mantovano si è suicidato, dopo essere stato deriso per una sua terapia rivelatasi efficace). Perché? Le ragioni sono molteplici. Si è fatto un acquisto spropositato di vaccini (ma sarebbe meglio parlare di sieri) da alcune multinazionali, e bisogna pur smaltirli (in autunno le prime partite andranno a male). L’esistenza di cure valide differenti renderebbe assai arduo fare del vaccino un obbligo.

Chi invoca i vaccini quale panacea risolutiva, quasi mai si interroga sull’efficacia di quelli correnti, in “sperimentazione” fino al 2023, sulla nostra pelle. Il vaccinato non contagia? Niente affatto, contagia eccome. Ripara se stesso dalla contaminazione? Per nulla. Lo si desume da una miriade di ricerche, e dagli stessi bugiardini che accompagnano il prodotto. Ha effetti negativi? Non ne parla nessuno, ma si contano in Europa ben 16.900 casi, tra cui 6.000 morti (e tra i sopravvissuti si trovano ciechi, paralizzati ecc.).

Sono minoranza, dunque il gioco vale la candela, si ribatte. Ma il gioco quale scopo ha? Tutti vaccinati ed ecco che l’epidemia si ferma, ci dicono. Peccato che i paesi col maggior numero di vaccinazioni – Gran Bretagna, Israele, Islanda, ecc. – siano, al momento, quelli in cui la pandemia è più vivace, e si sviluppano “varianti” via via maggiormente aggressive.

Trattamento Sanitario Ricattatorio

La legislazione italiana prevede il Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO). I TSO possono essere non coattivi (obbligo sanzionato) oppure coattivi. I TSO coattivi sono quelli per:
1. malattie mentali (art. 34 della legge n. 833/78);
2. malattie veneree in fase contagiosa (art. 6 della legge n. 837/756 );
3. malattie infettive e diffusive (art. 253 TU leggi Sanitarie, 27 luglio 1934, n. 1265 e DM5 luglio 1975).
La situazione attuale potrebbe essere fatta rientrare dal governo in quest’ultima casistica, ma una coazione implica una responsabilità che chi ci comanda evita di prendersi, preferendo ricorrere ad un’altra pratica, che potremmo definire Trattamento Sanitario Ricattatorio (TSR).

Con i TSR i lavoratori sono costretti periodicamente a confrontarsi quando si sottopongono (pena il licenziamento) alle visite mediche di controllo (art. 41 del D.Lgs 81/08) che stabiliscono la loro idoneità o meno alle mansioni svolte, ivi comprese le vaccinazioni eventualmente previste o le terapie necessarie al ristabilimento dell’idoneità, sempre pena il licenziamento.

Il green pass estende a tutta la società il TSR, consentendo allo Stato ed alle case farmaceutiche di eludere ogni responsabilità nei confronti delle reazioni avverse al vaccino, ma soprattutto amplia ed approfondisce capillarmente il comando capitalistico. L’arbitrio poliziesco, anch’esso estesosi smisuratamente sfruttando la situazione pandemica, trova la sua certificazione.

Dal punto di vista sanitario, non è altro che una buffonata burocratica: come se si potesse fermare un virus con una carta bollata. Dal punto di vista politico rappresenta invece una imposizione paternalistica, una operazione ideologica, prima ancora che poliziesca, che rende maggiormente pervasivo il potere statale di sancire i comportamenti sociali ammessi o meno.

Il terreno delle libertà è troppo importante per essere lasciato ai liberali, che lo costringono nella dimensione illusoria dell’individualità. Sono libertà collettive quelle in pericolo: riunione, manifestazione, socializzazione…
Stiamo attenti, piuttosto, a non confondere il collettivismo con il paternalismo.

Il triangolo no, non l’avevo considerato…

Nell’editoriale di Contropiano “Il delirio sul Green Pass”, leggiamo:
“… in casi come le grandi epidemie lo scontro tra noi e il potere verte sulla capacità o meno di risolvere un problema imprevisto, oggettivo, indifferente alle idee politiche e agli interessi sociali che travolge.
E’ un rapporto a tre. Popoli, capitale e virus. Come per l’ambiente, peraltro…
Nella “compagneria” la confusione è grande, ci sembra, proprio in virtù del fatto che si continua a ragionare come se fosse un rapporto a due (popolo e capitale/Stato) anche in questo caso.”

Quello che qui non viene considerato, è che sarebbe un rapporto a tre se la pandemia non fosse gestita da uno dei due elementi umani, ossia la borghesia e non il popolo, o meglio non certo le classi sociali subalterne. E questo vale anche per l’ambiente (di cui la pandemia è parte). Sono semmai gli ecologisti liberali, quelli che non intervengono alla base del rapporto tra capitale (ossia umanità nei rapporti di produzione e riproduzione capitalistici) e natura ad avere questa stessa logica del rapporto a tre.

Si dà il caso invece che le misure adottate dal capitalismo nella pandemia siano orientate a salvare e incrementare i profitti e non a salvare l’umanità. Quindi i tre fattori sono piuttosto zoppi. Se non capiamo questo, non comprendiamo neppure il salto autoritario che stiamo facendo, che viene imposto per non fare quello che andrebbe fatto: investire in sanità pubblica e di territorio, adottare un approccio multi-terapeutico, espropriare i brevetti rendere disponibili i vaccini per tutti i popoli.

Essere fautori della libertà di scelta terapeutica, significa anche essere fautori della disponibilità per tutti, gratuitamente, di tutti i tipi di vaccini. In mancanza di tale disponibilità, non vi è reale possibilità di scelta. Non solo, quindi, battersi per la disponibilità dei vaccini e per la libertà di scelta terapeutica non è in contraddizione, ma complementare.
Anche chi è favorevole all’obbligo vaccinale, dovrebbe convenire che è legittimo voler scegliere fra i vaccini disponibili, siano essi di tecnologia RNA o tradizionale, prodotti da multinazionali e venduti agli stati in base ad accordi zeppi di omissis o prodotti da laboratori pubblici, estranei al profitto.

Dunque, le discriminazioni vanno rifiutate, l’autoritarismo va combattuto e va rivendicato un cambio di passo epocale verso una modalità di riprodurre la società non più dominata da interessi privati ma dai bisogni della collettività umana. La lotta contro questa forma inedita di fascismo è parte di questa soluzione.

In realtà la lotta di classe, seguendo l’editoriale di Contropiano, si attenua nell’eccesso di fiducia verso un sistema capitalista che invece sta utilizzando la pandemia per avvantaggiare le classi dominanti e i loro apparati di comando sul terreno dei profitti e del controllo sociale, scaricando gli effetti della malattia sui settori popolari, evidenziando che non la pandemia, ma la sua gestione (quindi rapporto a due) è classista.

E infatti se andiamo a vedere dove ci sono state tante vittime lo si capisce subito: in quella massa che è passata da “Tachipirina e vigile attesa” direttamente nelle terapie intensive (se andava bene…) o a crepare a casa, in solitudine. Non certo come Trump, Berlusconi o Briatore.

Ovviamente, con questo non vogliamo dire che tutto quello che fa un governo sia sbagliato perché capitalista. Ma una sana diffidenza di classe è d’obbligo, perché la scienza non è neutra ma può essere usata per uno scopo o per un altro, così come la tecnologia. Occorre valutare caso per caso le misure prese da un dato governo, ponendosi sempre le domande: a chi giova? Perché?

Il green pass in fatti specie non ha nulla di sanitario. E di evidenze scientifiche, di posizioni contraddittorie tra loro ce ne sono e non poche. Quindi quanto meno individuare soluzioni diverse significherebbe spendere finalmente in buona sanità pubblica e in un controllo non sulla popolazione ma sul virus, con l’utilizzo massiccio, capillare e gratuito dei tamponi (anche qui, come in Cina).

Ecco perché abdicare alla lotta contro il green pass significa rinunciare a un terreno fondamentale oggi dello scontro politico e sociale. L’estate porta licenziamenti di massa, il green pass costituisce anche una strategia di raffreddamento dei conflitti in previsione di un autunno carico di tensioni. L’USB sta facendo i conti con questa situazione con assai più senso pratico, fortunatamente.

Nella singolare teoria del rapporto a tre si sente puzza di interclassismo, quasi esistesse una zona neutra, franca nello scontro di classe tra proletariato e borghesie, tra capitalismo e masse popolari.

E’ stato scelto di bollare le manifestazioni contro il green pass come “reazionarie, borghesi, fasciste”, mentre in Francia le organizzazioni di classe con cui siamo in rapporto si sono mobilitate, hanno contrastato i fascisti in piazza, ottenendo risultati assai significativi, crescenti, in piena estate. A queste manifestazioni, Contropiano ha deciso di dedicare poche righe, dopo un mese…
Sotto c’è un equivoco grande come una casa sul come rapportarsi al ceto medio trascinato verso il basso.

Lenin, perdonaci, abbiamo una certa età.

Bologna, 10 Agosto 2021

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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19 Commenti


  • Leonardo

    Finalmente!


  • Leonardo Bargigli

    Mamma mia, era difficile concentrare tanti errori fattuali, logici e politici in un testo così breve. La cina ha bloccato l’epidemia prima con il distanziamento, il tracciamento, i tamponi, e l’equivalente del green pass (ma fatto presto e bene) e ora con il vaccino. Questi sono i fatti.
    Sono fiducioso che i compagn* di contropiano manterranno la barra dritta.


  • Roberto

    Condivido ogni sillaba, soprattutto sulla necessità di aprire un dibattito.
    Ma…c’è un “MA” a cui mi piacerebbe trovare una risposta. Il 4 agosto scorso avevo scritto, in un post all’editoriale qui citato “Il delirio sul Green Pass”, i medesimi concetti (con meno competenza, meno esaustività e autorevolezza, naturalmente, ma con una punta polemica in più, forse dovuta al covid che mi sono fatto sulla mia pelle); o meglio, ho tentato di postare il mio pensiero, per ben due volte, ma sono stato censurato (il testo lo conservo gelosamente e, a grande richiesta, posso riproporlo).
    Ora leggo con soddisfazione questo intervento, ma l’amarezza (dovrei dire il disgusto, se non si è trattato di un disguido), non passa. Certo, non sono un occasionale collaboratore, ma anch’io ritengo Contropiano “un prezioso strumento di controinformazione e formazione politica” e anch’io mi ero preso il tempo per riflettere prima di scrivere il mio post.
    E, mi perdoni sia Lenin che la redazione, anch’io ho una certa età, ma sono ancora così ingenuo da credere che certe cose debbano succedere solo su certi giornalacci.


  • Aldo

    “si contano in Europa ben 16.900 casi, tra cui 6.000 morti (e tra i sopravvissuti si trovano ciechi, paralizzati ecc.).”
    Manca la fonte di questa affermazione. Suppongo che la fonte sia il sistema EudraVigilance, che in questi giorni è citato spesso e a sproposito dai no vax. A sproposito, perché EudraVigilance è il sistema in cui si registrano tutte LE SEGNALAZIONI di sospette reazioni avverse. Segnalazioni che possono arrivare da operatori sanitari così come da singoli individui e che poi vengono vagliate e verificate.
    Risultato delle verifiche: al 26 giugno 2021 secondo Aifa i decessi correlabili al vaccino in Italia sono 7, a fronte dei 423 segnalati.
    Quindi fatte le debite proporzioni stiamo parlando si meno di 100 decessi in Europa a fronte di circa mezzo milione di morti per covid registrati nella UE.
    E non mi si venga a dire che AIFA non è credibile, mentre Eudravigilance invece si. EudraVigilance è un database dell’Agenzia europea per i medicinali, cioè la stessa cosa di AIFA.


  • Aldo

    Aggiungo. Che il Green Pass sia una cosa fatta male e soprattutto si presti ad essere strumentalizzato dal padronato, è verissimo. Ma sostenerlo citando come dati verificati segnalazioni tutte da verificare, mi pare sbagliato


  • Roberto A

    Il testo qui pubblicato non ha senso logico ed è pieno di inesattezze. La Cina ha fermato il virus mediante una quarantena stringente e il tracciamento. Naturalmente anche i vaccini sono entrati a far parte della strategia ma la decisione di non convivere con il virus è stata il segreto del successo cinese. Non credo che tale contributo meritasse di essere pubblicato.


  • Paolo

    Io invece sono molto felice di leggere questa lettera scritta a sei mani da tre compagni che hanno sentito il bisogno di aprire un dibattito su una questione molto delicata come la gestione dell’emergenza sanitaria. Chi scrive che questo contributo non meritasse di essere pubblicato dimostra che è sempre più difficile avere un confronto dialettico anche tra compagni .Una questione è non essere d’accordo e argomentare le proprie ragioni …decisamente diverso è denigrare sul merito le argomentazioni altrui. Comunque vedo che tutti vi state arrovellando sulla Cina e su come abbia risolto l’emergenza ma secondo me l’argomento più controverso è il green pass. Ormai sembra chiaro che non è uno strumento sanitario ma come è stato detto solo un ricatto per far vaccinare più persone possibili…anche ventenni e magari bambini. E questo oltre ad andare contro le direttive europee è uno strumento discriminatorio che crea diseguaglianze . Per come la vedo io, ma è solo un mio libero pensiero, il green pass va combattuto con tutti i mezzi e le forze. Esattamente come i compagni Francesi stanno facendo. Ogni sabato scendo in piazza perchè come libertario non posso accettare discriminazioni tra il popolo…e con grande piacere ho trovato in corteo molte persone vaccinate, che credono nel vaccino ma non possono accettare un green pass che magari li costringe a far vaccinare i propri bambini…un green pass che sta uccidendo la cultura e la socialità. Pensiamoci compagni….



  • Massimo

    Leggo più commenti di compagni col dito puntato e tutti eccitati dalla grande Cina che ha bloccato il virus grazie a lockdown e tracciamento. Si è curato, lì, sapete? Non conoscete minimamente le terapie cinesi. Pillole a base di erbe, Agopuntura, Qi Gong, massaggio tradizionale. Un altro mondo, ma ha funzionato. Pensare che ci hanno regalato un container di suddette pillole a marzo 2020, marcito chissà dove. Troppo naif, per noi? E ci avevano anche detto dei trombi, da curare con eparina. Inascoltati per oltre un mese, con Burionissimo che ne sbeffeggiava l’utilizzo.

    Sveglia!

    Pasolini, quanto avevi ragione..


  • Pietro

    Bel contributo, utilissimo per elevare il livello del dibattito!


  • Franco Cilli

    Tutto questo per opporsi si vaccini? E perché di grazia? Perché non siamo cavie? Preferite aspettare 10 anni per constatarne l’efficacia, tanto ci sono le cure domiciliari?. Mi dispiace, ma la vecchia e sana ragione mi suggerisce che è meglio prevenire, tanto più che le cure di cui voi parlate, come il siero iperimmune o sono inefficaci o necessitano, questi si,di ulteriori studi di efficacia e comunque non riescono a impedire tutti i casi gravi. Il vaccino è l’arma più efficace che abbiamo e sì gli effetti negativi nel lungo periodo si conoscono proprio in quanto tali,
    sempre dopo, è così per tutti i farmaci, solo che eventi negativi attesi sono molto più improbabili degli effetti negativi del covid. Pensate che io come sanitario non ci abbia pensato? Certo, ma mi sono vaccinato senza pensarci un attimo. Evocare poteri biosecuritari e combattere il green pass poi è folle. Avete ridisegnato con ciò uno spartiacque fra chi si oppone al capitalismo, creando un fronte ancora più frammentato


  • Mauro

    Ammazzare con i virus.Gli USA all’avanguardia.Di Redazione Contropiano.21 dicembre 2011.Cambiando il denominatore il prodotto cambia…


  • Mauro

    Quando i complottisti eravamo noi…


  • GIAMPIERO

    Manca la firma di Diego Fusaro.. e l’articolo è PERFETTO! Io comunque ho fatto la seconda dose perché sono libero di pensarla così.. non perché mi hanno obbligato. Resta fermo un assunto in risposta a chi parla di dittatura..: “la Corte costituzionale ha ribadito che l’obbligo vaccinale è conforme alla Costituzione, ai sensi dell’articolo 16 che stabilisce che la libertà di circolazione – e quindi di socializzare – può essere limitata per ragioni di sanità, con la sola garanzia della legge”. Bisogna poi ricordare che «l’articolo 32 dice che la salute è un diritto fondamentale del singolo – di tutti i singoli! – e un interesse della collettività. Ricordo infine che molti cittadini hanno sul braccio le cicatrici dovute all’obbligo di vaccinazione per certe malattie. Ricordo inoltre che prima del covid già esistevano vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati:

    anti-poliomielitica
    anti-difterica
    anti-tetanica
    anti-epatite B
    anti-pertosse
    anti-Haemophilus influenzae tipo b
    anti-morbillo
    anti-rosolia
    anti-parotite
    anti-varicella


    • Redazione Contropiano

      Non c’è bisogno di nominare Fusaro, in questo caso… Il commento sarebbe stato perfetto se l’avessi omesso…
      “sono cose sfuggite dalla penna per gusto dell’iperbole, col sempiterno rischio di trasformare differenze in contraddizioni fine-di-mondo.”



  • Emanuela Caldera

    Diverse persone sono morte per reazioni avverse letali dopo la somministrazione dei vaccini in uso nei paesi dell’Unione Europea. Quindi, stabilire l’obbligatorietà di vaccini del genere è, a mio parere, puramente e semplicemente immorale.


    • Redazione Contropiano

      Sparare false notizie in questo modo è tipico dei no vax. Domattina esce una contestazione precisa, con dati e riscontri, di questa fesseria…

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