Si è tenuta ieri in piazza Trieste e Trento a Napoli la conferenza stampa di presentazione e di lancio di un appello per la tutela dei diritti sociali, civili e democratici durante lo Stato d’emergenza legato alla Pandemia, in particolare del diritto di sciopero e del diritto a manifestare che oggi è di fatto illegalizzato in ogni forma, anche quelle più “responsabili” e auto-tutelate dal punto di vista della salute.
Un aspetto che ha la conseguenza di invisibilizzare proprio i soggetti socialmente meno garantiti in una fase di crisi gravissima anche dal punto di vista sociale.
Tra i primi cento firmatari dell’appello figurano nomi storici del garantismo democratico come Luigi Manconi o il presidente del premio napoli l’avvocato Domenico Ciruzzi, figure del mondo della cultura come lo storico dell’Arte Tomaso Montanari, i recenti vincitori dei David di Donatello, le sceneggiatrici/tori Velia Santella, Maurizio Braucci e il regista Pietro Marcello, il regista Antonio Capuano, il cantante Luca Zulù Persico, l’editore Maurizio Zanardi, il sacerdote Alex Zanotelli, il presidente della Comunità Senegalese di Napoli Pierre Preira, il Garante dei Diritti dei detenuti Samuele Ciambriello, Magistrati come Fabrizio Amato ed Eugenia del Balzo, Costituzionalisti come Ugo Mattei, il vicepresidente di Medicina Democratica Paolo Fierro, il presidente del Forum Droghe Stefano Vecchio, epidemiologi, medici, giuristi, storici, avvocati e molti docenti di diritto ed esponenti del mondo universitario più in generale.
Ma anche figure trasversali della società civile, lavoratori, operai, insegnanti, ristoratori, caregiver familiari, gli attivisti delle reti di mutualismo sociale che in questi mesi hanno sostenuto migliaia di famiglie in difficoltà.
Il testo dell’APPELLO
Crisi sanitaria e crisi democratica. Per la difesa dei diritti sociali e civili.
I rischi e i lutti della pandemia da Covid-19 e il pericolo di un collasso dei sistemi sanitari ci hanno proiettato tutte e tutti in una condizione di assoluta eccezione che rappresenta però anche una forte compressione per le garanzie e le libertà democratiche. La proclamazione dello Stato d’emergenza – in attuazione dell’articolo 32 della Costituzione sulla tutela della salute dei cittadini – comprime infatti altri essenziali diritti costituzionali, a partire dalla libertà di movimento e dalle possibilità di espressione pubblica del dissenso.
Il distanziamento fisico è un fattore importante per contrastare la diffusione del virus ma ciò non può far proliferare provvedimenti regressivi sul piano dei diritti civili (come quelli che pretendono di assimilare le principali relazioni affettive di qualunque persona al modello della famiglia tradizionale) e non deve privare – per altro con tempistica indefinita – i cittadini dei fondamentali diritti democratici, come quello di manifestare osservando le precauzioni oggi necessarie.
A maggior ragione in un momento in cui alla grave preoccupazione per gli effetti drammatici della pandemia si accompagna quella, non meno grave, per la durissima crisi economica e sociale. Una crisi annunciata che il lockdown sta facendo però esplodere in maniera devastante.
Milioni di non garantit* in Italia come in tutto il mondo e in particolare nei “sud” del mondo, precari/e, lavoratori/trici, famiglie, donne, migranti rischiano di subire discriminazioni, di ritrovarsi senza tutele e senza fonti di reddito, senza alcuna possibilità di sostenere i costi della riproduzione sociale.
Le scelte del Governo, che in questo contesto vengono attuate quasi esclusivamente attraverso lo strumento emergenziale del DPCM e con un inusuale e continuo ricorso alla comunicazione diretta dal Primo Ministro e dai Presidenti delle Regioni verso i cittadini, non sono mai per definizione “neutre” o “oggettive” né sul fronte del diritto alla salute, né su quello delle scelte di politica economica, né sul terreno dell’esercizio delle libertà personali e dei diritti civili. Sono scelte che, in democrazia, devono restare “discutibili”, anche attraverso la protesta sociale.
Auspichiamo anzi che le strategie di contenimento epidemiologico della pandemia puntino sempre più sull’informazione e la consapevolezza delle persone piuttosto che sulla loro infantilizzazione paternalistica.
Non è pensabile perciò che perduri una sostanziale illegalizzazione delle pratiche di uso politico dello spazio pubblico, ancorché realizzate in modo responsabile sul piano della tutela della salute propria e di quella altrui.
L’eccesso di rigidità e il moltiplicarsi di multe e sanzioni verso iniziative che pure si sono svolte in condizioni di distanziamento e ragionevole prudenza, rischiano di scivolare perciò oggettivamente in un uso politico dello Stato d’emergenza. A maggior ragione se riguardano iniziative di sciopero dei lavoratori – che intanto hanno ricominciato a concentrarsi nelle aziende e nei mezzi pubblici – o addirittura gli stessi volontari della solidarietà dal basso che pure contribuiscono ad alleviare concretamente il disagio sociale, ma sono poi censurati se restituiscono (attraverso iniziative poco più che simboliche) tutto il malessere e il grido d’allarme che raccolgono quotidianamente.
Coordinamento Reti Sociali nell’emergenza del Covid19
(aderisci a questa petizione o invia una mail a: appellodirittidemocrazia@gmail.com)
Prime cento firme:
Salvatore Altiero (Giornalista)
Fabrizio Amato (Magistrato)
Pierandrea Amato (Docente Università di Messina)
Giso Amendola (Docente Università di Salerno)
Anna Angelucci, (docente, Associazione per la Scuola della Repubblica)
Ilia Antenucci (dottoranda di ricerca)
Giuseppe Aragno (storico)
Mario Argentino (giornalista)
Costanza Boccardi (Teatri Uniti)
Filomena Avagliano (psicologa, presidente Agora)
Gennaro Avallone (ricercatore Università di Fisciano)
Mario Avoletto (lavoratore autonomo, attivista Giardino sociale Materdei)
Alfonso Bartiromo (medico presidente Isde Salerno)
Raffaella Bosso (archeologa)
Maurizio Braucci (Scrittore e Sceneggiatore)
Marcello Cadavero (Insegnante)
Chiara Capretti (Attivista rete di mutualismo sociale dell’ex Opg)
Antonio Capuano (Regista)
Alessandra Caputi (Architetta)
Sergio Cararo (Redazione Contropiano.org)
Claudia Cecchini (caregiver familiare)
Ludovico Chianese (Insegnante, Confederazione Cobas)
Samuele Ciambriello (Docente Universitario, Garante campano dei detenuti)
Roberto Ciccarelli (Giornalista, saggista)
Domenico Ciruzzi (Avvocato, Presidente del Premio Napoli)
Diego Civitillo (Geologo)
Tullio Coppola (insegnante in pensione)
Donatella D’Acunto (avvocata civilista)
Margherita D’Andrea (Avvocata)
Eugenia Del Balzo (Magistrato)
Antonio Del Castello (Insegnante, ricercatore)
Rosalba De Meo (studentessa)
Gabriella De Rosa (Insegnante)
Vittorio Dini (Storico del Pensiero Politico)
Tristana Dini (Insegnante)
Aristide Donadio (psicosociologo)
Ilaria Durigon (Librati, Libreria delle donne di Padova)
Mimi’ Ercolano (Si-Cobas)
Mauro Farina (Insegnante, Napoli)
Anna Fava (Ricercatrice precaria)
Ananda Ferrentino (Grafica)
Paolo Fierro (Medico, Vicepresidente Medicina Democratica)
Giovanni Fornari (Insegnante)
Michele Franco (Rete dei Comunisti)
Sara Gandini (epidemiologa e biostatistica IEO di Milano)
Matteo Garofalo (Direttore di Scena – allestimenti teatrali)
Silvana Giannotta (Ex insegnante – rete mutualismo Giardino di Materdei).
Ferdinando Goglia (insegnante)
Gianni Grilli (Attivista)
Donatella Guarino (Insegnante)
Franco Lupi (Avvocato cassazionista)
Luigi Manconi (sociologo, presidente dell’associazione “A buon diritto”)
Pietro Marcello (Sceneggiatore e Regista)
Costanza Margiotta (Docente Filosofia del Diritto, Università di Padova)
Antonio Mancini (Psichiatra)
Fabio Marcelli (Presidente Centro di Ricerca ed Elaborazione per la Democrazia)
Giulio Marchetti (Avvocato)
Ugo Mattei (Giurista, Docente Università di Torino, Presidente Comitato Rodotà)
Miguel Mellino (Docente Università Orientale)
Giuseppe Micciarelli (Presidente Osservatorio sui Beni Comuni – Napoli)
Gianluca Miglino (docente università di Messina)
Nives Monda (Ristoratrice)
Tomaso Montanari (Storico dell’Arte)
Cristina Morini (Ricercatrice indipendente)
Francesco Musumeci (medico)
Joaquin Mutchinick (insegnante)
Biagio Narciso (Insegnante)
Pina Nasta (Insegnante)
Rosario Nasti (sociologo)
Liana Nesta (Avvocata, Legal Team Italia, Giuristi democratici)
Francesco Nurra (dottorando Urban and Regional Development)
Fulvio Padulano (Insegnante)
Giovanni Pagano (Social Media Manager – Attivista de il Sud Conta)
Angela Pellegrino (biologa)
Luca Persico (Musicista, 99Posse)
Antonello Petrillo (ordinario di Sociologia Università Suor Orsola Benincasa)
Daniele Quatrano (Commercialista, Attivista sociale)
Rosa Perry (insegnante)
Barbara Pierro (Avvocata – Associazione Chi Rom e Chi No)
Lino Picca (Insegnante)
Guido Piccoli (Giornalista, Scrittore)
Valeria Pinto (Docente Università “Federico II” di Napoli)
Pierre Preira (Presidente Comunità Senegalese di Napoli)
Renata Puleo, (dirigente scolastica)
Marcella Raiola (insegnante Lettere classiche)
Enrica Rigo (Docente Filosofia del Diritto Università Roma III)
La Sala Rita (assistente amministrativa)
Luigi Romano (Presidente Antigone Campania)
Ugo Rossi (docente Gran Sasso Science Institute, L’Aquila)
Federico Sanguineti (Filologo, Docente Università di Salerno)
Antonello Sannino (Presidente ArciGay Napoli)
Giuliana Sanò, (docente università di Messina)
Samos Santella (Tecnico di teatro)
Velia Santella (Sceneggiatrice)
Davide Secone (Medico, operatore 118)
Ester Sessa (Presidente squadra calcio popolare “Spartak San Gennaro”)
Francesco Schettino (Docente Università della Campana Luigi Vanvitelli)
Annalisa Senese (Avvocata)
Eduardo Sorge (Attivista Rete Flegrea Solidale)
Alfonso Tatarano (Avvocato)
Tiziana Terranova (Docente Università Orientale)
Lucia Tozzi (Giornalista)
Vincenzo Trischitta (dirigente medico neurochirurgo)
Salvatore Tudino (operaio)
Fulvio Vassallo Paleologo (Giurista, docente Università di Palermo)
Stefano Vecchio (Psichiatra, Presidente Forum Droghe)
Bianca Verde (Attivista Damm Montesanto)
Adriano Vinale (Storico del Pensiero Politico)
Vincenzo de Vincenzo (Unione Sindacale di Base)
Gianluca Vitale (avvocato)
Luigi Volpe (operaio, attivista Rete mutualismo dello Sgarrupato di Montesanto)
Maurizio Zanardi (Insegnante)
Alex Zanotelli (Sacerdote)
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