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L’inchiesta sulla mancata attuazione del Piano Pandemico ci sta tutta

Come militanti di un progetto politico chiamato Unione Popolare. esperte di Sanità, a fronte di tante critiche lette in questi giorni, vorremmo fare un pò di chiarezza: siamo due dottoresse, che da sempre si battono per la difesa della Sanità Pubblica, Universale, Gratuita e Laica.
Detto ciò, si evince come  il tema Salute ci sia particolarmente caro, perchè lo abbiamo vissuto insieme a tutte le persone/pazienti nel significato più profondo che coincide col benessere psicofisico e sociale, che è la definizione di Salute dell’OMS.

E questa definizione , non solo ci piace , ma con orgoglio possiamo dire di averla rispettata e applicata in toto nel corso dei nostri 35 anni di attività professionale.
Sappiamo benissimo il valore della prevenzione, della diagnosi e del prendersi cura delle persone.
Lo abbiamo fatto anche in questi quasi tre anni di pandemia, nel sostenere tutte le persone bisognose durante il primo anno e per trovare poi, una volta approvati i vaccini, le parole giuste, sia come medici, sia come organizzazione politica, nello spiegare alle persone che era indispensabile vaccinarsi e che l’obbligo vaccinale alla fine è una conseguenza non della dittatura sanitaria, ma della poca credibilità dello Stato che, teso alla privatizzazione della sanità, obbliga perché non riesce a spiegare in modo credibile, avendo perso  la fiducia del popolo, facilitando come ha fatto, gli interessi delle multinazionali e di chi sfrutta.
Abbiamo ascoltato ininterrottamente le persone che rifiutavano di vaccinarsi perché lo ritenevano un trattamento sanitario iniquo con un farmaco sperimentale, cosa non vera, spiegando più e più volte perché non fosse vero.
Abbiamo cercato in questi tre anni di spiegare atteggiamenti antiscientifici dai quali ci siamo sempre tenuti lontano.

Il nostro continuo riferimento a Cuba, che vaccinava in massa, nella massima gratitudine da parte del popolo, e per prima nel mondo i bambini, è stato proprio un voler sottolineare che quando un governo fa l’interesse del popolo e il popolo lo sa, l’obbligo è del tutto superfluo.
Quindi il problema della dittatura sanitaria in realtà è un falso problema.
L’obbligo è figlio della scarsa credibilità e a noi non piace, ma nello stesso tempo la vaccinazione di massa è una delle forme più alte e nobili della Sanità Pubblica intesa come prevenzione ed ha sconfitto malattie terribili che sono scomparse proprio perché la vaccinazione è un gesto di massa, non seleziona chi ne ha bisogno e chi no,  e gli effetti collaterali vengono monitorati,  perché il vantaggio di vaccinare tutti per abbattere il numero di morti e le conseguenze permanenti drammatiche siano sempre contenute e se possibile, evitate, per il vantaggio dei più.

Circa la  richiesta di indagine sulla mancata attuazione del Piano Pandemico, promulgata in questi giorni dalla forza politica cui apparteniamo, riteniamo sia necessario fare chiarezza e condanniamo la gestione dell’epidemia, che se ha causato tanti morti, soprattutto nel Nord all’inizio del 2020, è legata  allo smantellamento della Sanità Pubblica, con la mancanza di posti letto e di personale sanitario , mentre il privato  (50% ormai) non è stato coinvolto nello tsunami chiamato Covid, se non dopo mesi e solo dopo essere stato tirato per la giacchetta dai vertici Regionali, a loro volta sollecitati dal governo nazionale.

Così come riteniamo ci sia da fare chiarezza sul perchè proprio al Nord dove è dilagato il contagio a Febbraio-Marzo 2020, dove c’è stato un netto ritardo nel dichiarare le aree di Bergamo-Brescia come zona rossa, e sul perchè di questo ritardo, che quasi sicuramente sospettiamo essere dipeso dalle pressioni delle imprese sul governo, imprese sempre e solo tese al profitto.
Per quello che riguarda l’efficacia del vaccino, che i Novax si ostinano a chiamare siero sperimentale,  invece, sono ormai passati quasi 2 anni e siamo sicuri che siano efficaci.

Certo, il registro degli effetti collaterali va sempre tenuto aggiornato e su questo riconosciamo che poco è stato fatto, ma ritorniamo sempre al punto di partenza: lo smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale e dei Dipartimenti di Prevenzione, ridotti al lumicino, in cui manca il personale Medico e Sanitario tutto, e perfino i locali adeguati dove svolgere effettivamente prevenzione, con un’unica linea telefonica sempre intasata e in funzione solo 6-8 ore al giorno, a fronte di una necessità di 24 ore in corso di epidemia.
Sulla criminalizzazione del dissenso ci sentiamo di dire che il dissenso stesso  è stato fomentato da forze politiche che volevano trarre vantaggio da un certo ribellismo di destra ben noto nel nostro paese.
Per carità, non è che la nostra posizione ufficiale sia perfetta, l’abbiamo tirata fuori dopo lunghe discussioni in cui compagni più comprensibilmente “DIFFIDENTI” condividevano le critiche alla pressione vaccinale e il “diritto” a non vaccinarsi.

Ma il diritto alla difesa dei molti, contro il diritto individuale, quando si tratta di Salute, per tutti coloro che hanno una formazione socialista deve essere prevalente, e noi ci siamo attenute forse un po’ rigidamente alla posizione “cubana”.
Quando il governo è il governo del popolo le giuste scelte trovano il cammino necessario per essere condivise.

La giusta scelta era in questo caso vaccinarsi e questo ha risparmiato centinaia di migliaia di morti nel mondo. Certo vanno aboliti i profitti. Vanno tolti i brevetti. La
vaccinazione  è infatti una conquista del popolo, non un’imposizione delle multinazionali.
Anche sul green pass ci siamo espresse come medici e come forza politica, dicendo chiaramente che non era una misura sanitaria, ma che era stata utilizzata dal governo per eludere l’obbligo vaccinale, evitando di assumersi la responsabilità dell’obbligo medesimo.

Abbiamo da sempre sostenuto che la prevenzione primaria , cioè il distanziamento, la mascherina, l’igiene, la sanificazione e l’aerazione dell’ambiente, fossero le misure più adeguate, per evitare la diffusione del contagio, ma anche qui il governo non si è voluto assumere l’onere, anche economico, di investire in prevenzione con la corretta aerazione degli ambienti di lavoro pubblici, nè ha voluto imporre queste misure alla cara Confindustria che invece di tutelare i lavoratori sempre, anche in base alla legge 81, ben si guarda dallo spendere , quanto piuttosto preferisce oliare la ruota dei controllori e infatti abbiamo tante morti sul lavoro, ancora oggi.

Desideriamo condividere tutte le perplessità sulla Salute Pubblica, non solo per le nostre competenze, ma perchè vivendo dentro certi contesti, li conosciamo fin troppo bene e il nostro desiderio più grande è quello di Tutelare il Servizio Sanitario Nazionale, proprio nel rispetto dell’articolo 32 della  Costituzione, chiedendo la modifica del Titolo V, per eliminare la Regionalizzazione, che ha parcellizzato e diviso l’Italia in 21 Sistemi Regionali Sanitari diversi.

Ma anche la Aziendalizzazione della sanità va eliminata, poichè crea disparità di erogazioni  fra un’Azienda e l’altra, come se si vendesse un prodotto commerciale.
Ebbene la Salute non è una merce da vendere al migliore offerente e non è nemmeno un costo, ma un investimento per tutta la collettività, perchè a tutti sia garantita la possibilità di curarsi e bene, riducendo oltremodo i danni derivanti dall’assistenzialismo!
La comunicazione da parte degli organi competenti ha creato enorme confusione nelle persone, che si sono lasciate facilmente influenzare da millantatori.

Ecco, noi preferiamo la chiarezza: il vaccino ha ridotto la mortalità, questo è un dato certo. Ma i posti letto non sono aumentati, nè è stata implementata la medicina territoriale, nè è aumentata la pianta organica del personale sanitario, questi sono altri dati certi.
Noi ci batteremo sempre affinchè tutte le iniquità vengano abolite, questo è un altro dato certo e non negoziabile.

*medico ginecologo; ** medico emergenzialista

 

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2 Commenti


  • paolo+regolini

    Non sono d’accordo su vaccino e suo obbligo.
    Non si tratta di “vaccino sperimentale” ma di “rimedio approvato in via emergenziale” (cioè senza tutte le verifiche scientifiche dovute, il Prof. Tarro parlava di dieci anni di studi!) e per questo non passibile di obbligatorietà.
    Senza dimenticare la omertosa negazione dell’evidenza sulle decine (o centinaia o migliaia)di decessi ed affetti avversi gravi.
    Un’isteria collettiva imposta a forza da Draghi, Speranza & C. non diversa da quella evocata per la guerra in Ucraina, dove dichiararsi contro Zelensky (che è un servo stupido degli USA sulla pelle del suo popolo) è diventato sinonimo di odio per il popolo ucraino (esattamente come essere tacciati di antisemitismo quando si accusa israele di essere uno stato terrorista, qual è nei fatti).
    Quanto a Cuba, va detto che il suo governo non agisce sotto dettatura della Pfizer (come Italia e UE tutta, con tanto di secretazione dei contratti) e che ha preparato diversi vaccini a base proteica e non “rimedi -mRNA- approvati di corsa (a 90°).
    Questa è la verità e questo fa la differenza: sarebbe utile, onesto e serio dirlo a tutti.
    paolo regolini


  • Gianluigi

    Penso da anni che il compito dei comunisti sia quello di educare alla salute. Purtroppo da moltissimi anni il sistema sanitario ci induce solo a consumare pastiglie ,analisi ,interventi rendendo le persone piene di paura, non più indipendenti; siamo una popolazione malata per una alimentazione piena di veleni, conservanti, additivi, coloranti ecc,, con una agricoltura industriale, con produzione di semi ibridi ,frutta e ortaggi pieni di veleni non più naturali ed una vita frenetica che stressa le persone. La grande importanza dell’educare alla salute con cibo sano, muoversi e vedere positivo, e quando ci si ammala occorre andare alla causa della malattia e non curare l’effetto, si avrebbe meno bisogno del medico, meno ospedali. Non dobbiamo accettare il pensiero e il consumismo capitalista. Gianluigi Di Giorgio Circolo PRC di Vallecamonica Bs.

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