Non ho guardato in TV il concertone della triplice a piazza san Giovanni, anche perché dopo tanti anni di militanza sindacale in fabbrica e in CGIL – dove, per farlo, ho anche rischiato il licenziamento – ora ho grandi critiche a queste organizzazioni, rinnovate nel loro assumere come positivo il taglio del “cuneo fiscale” che, ricordo a tutti, è salario differito dei lavoratori per finanziare sanità e pensioni e non una gentile concessione del governo.
Oggi però sono trasalito, positivamente, leggendo dell’intervento del fisico Rovelli al concertone in merito al problema della guerra e di chi da noi la fomenta e sostiene: finalmente c’è chi dice pane al pane e vino al vino pubblicamente!
Sicuramente nella triplice ci saranno “tirate di orecchie” ai responsabili del concertone perché si è permesso di dire pubblicamente delle parole chiare e non in linea con la vulgata atlantista; e che ci fosse imbarazzo l’ho capito dalle parole della presentatrice Ambra Angiolini, che ha cercato di smarcarsi dalle parole di Rovelli.
A Rovelli si sono contrapposti vari “piazzisti” risentiti e con le solite affermazioni di destra già esternate in passato: Rovelli faccia il fisico che alle cose “grandi” ci pensiamo noi!
Come ai bei tempi di Papetee.
Quello che non ho ancora sentito è il commento di Scaramacai.
No, non sto parlando del clown vestito sui generis e “casinaro” dei miei ricordi TV di infanzia, ma del leader del partito Democratico: silenzio tombale.
Evidentemente, anche da quelle parti il sostegno dei nazi-golpisti ucraini è un “must” assoluto ed è quindi imbarazzante dichiararsi guerrafondai e pro fascisti nel momento in cui si è atlantisti (e liberisti) sino al midollo, ma negarlo ai propri elettori.
Il mio augurio, alla romana, è pertanto semplice:
Scaramacai… facce ride!
* partigiano contro la guerra, sezione ANPI Trullo-Magliana
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bruno beneventano
Assimilare che essere contro la guerra è equivalente a rinunciare alla difesa, se aggrediti, è una forzatura che distorce la realtà. Lo stesso dicasi il sostenere che gli UCRAINI sono un popolo di nazi-golpisti. Pensate cosa si potrebbe dire, con simili forzature, dell’ITALIA e degli ITALIANI, che oggi hanno il governo più a destra di sempre, dal post fascismo.
Certo che la soluzione del conflitto può solo essere diplomatica e politica. La difesa dell’UCRAINA e degli UCRAINI, è finalizzata a portare a quel tavolo i due contendenti sul campo, oltre a tutti gli altri soggetti coinvolti: ONU, EUROPA, CINA, USA.
Tanto di cappello al fisico Rovelli, che con lineari ragionamenti riesce a provocare un acceso e positivo dibattito. Ma non è che perché dottore in fisica, quando parla di politica, sia sempre e comunque nel giusto; non è scienza. Se così fosse, sarebbe tutto stabilito e senza utilità provocare il dibattito.
🤪
Andrea Vannini
Beneventano, la realtà è che chi aggredisce é la nato. Gli ucraini sono vittime di un colpo di stato fascista voluto dagli USA. Degli italioti c’ e’ solo da dire che vivono in una colonia senza sovranità né dignità. La soluzione diplomatica non l’ hanno voluta e non la vogliono fascisti e imperialisti. “difendere” cioè armare gli ucraini? É contro la costituzione e la doverosa neutralità per obbedire agli ordini degli USA. Tu non lo sai ma politica è scienza e la scienza non è religione.
Binazzi Sergio
io penso che Rovelli, che è un fisico, possa comunque dare un suo giudizio sulla guerra e anche sulla scienza, che è fatta di tante opinioni come del resto dovrebbe essere anche la politica. evidentemente non tutti abbiamo gli stessi pareri su tutte le vicende. lui giustamente non prende la politica che ci viene propinata quotidianamente come è molto probabile che l’abbia presa tu, caro bruno. anche sulle questioni del covid, come del resto un po tutto, in un paese che si definisce democratico si dovrebbe accettare anche chi dissente, altrimenti che democrazia è?
Mario
…. La difesa dell’UCRAINA e degli UCRAINI, è finalizzata a portare a quel tavolo i due contendenti sul campo, oltre a tutti gli altri soggetti coinvolti…
No. Le armi alla junta golpista servono solo a protrarre un conflitto le cui uniche vittime sono gli Ucraini stessi e le popolazioni del Donbass.
Alla tanto strombazzata integrità territoriale credo sia doveroso anteporre il sacrosanto diritto dei popoli ad autodeterminarsi, Donbass incluso.