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Non in nostro nome. Lettera aperta al presidente Sergio Mattarella

Signor Presidente, noi sottoscritti cittadini e cittadine Suoi connazionali, impegnati nel mondo della cultura, dell’insegnamento, dell’associazionismo, ci permettiamo di ricordarLe la situazione in atto in Palestina: circa 30.000 vittime civili a Gaza, senza contare i presumibili 10.000 sotto le macerie. 70.000 feriti che non possono essere adeguatamente curati in ospedali distrutti da Israele.

1000 bambini che hanno perso uno o entrambi gli arti inferiori o superiori. 90% degli edifici rasi al suolo: “non è rimasto brandello di muro”, dichiarano i pochi osservatori ONU rimasti sul campo.

Una economia, una società, un paesaggio annichilati. Oltre 2 milioni di persone sono senza un tetto, né acqua, né cibo, né medicinali, né carburanti, e sono spinte dall’esercito israeliano in una piccola sacca a Gaza sud, che peraltro continua ad essere bombardata. Intanto si susseguono dichiarazioni di governanti israeliani sulla necessità di espellere dal territorio di Gaza i palestinesi sopravvissuti, e sul progetto di ricolonizzazione di Gaza da parte dei coloni israeliani, mentre addirittura si pubblicano annunci di lussuosi villaggi turistici da costruire sulle macerie e sui corpi insepolti della popolazione palestinese.

In Cisgiordania (secondo l’ONU, “Territori Occupati”) gli oltre 700.000 coloni israeliani, che hanno occupato illegalmente il territorio e rendono molto problematica, per non dire impossibile, la soluzione “due popoli, due Stati”, spalleggiati dall’esercito di Israele attaccano quotidianamente e uccidono i contadini palestinesi, compresi donne, anziani, adolescenti.

Israele ha ucciso 138 funzionari dell’ONU e continua a bombardare i convogli dell’agenzia per i rifugiati dell’ONU. Colpisce le ambulanze che trasportano i feriti. Cattura, e umilia denudandoli e ingiuriandoli, centinaia di cittadini colpevoli semplicemente di essere palestinesi. Israele ha trucidato un centinaio di giornalisti e fotografi nell’esercizio del loro lavoro.

Il segretario generale dell’ONU Guterres ha denunciato ripetutamente la “catastrofe umanitaria”, l’Assemblea generale dell’ONU approva la risoluzione che chiede l’immediato cessate il fuoco.

Alcuni stati, come il Sudafrica deferiscono Israele alla Corte penale internazionale per violazione del diritto internazionale e del diritto umanitario e di fronte alla Corte internazionale di giustizia per genocidio. Migliaia chiedono alla Corte penale internazionale di arrestare, giudicare e condannare Netanyahu e la cupola politico- militare israeliana per questi motivi. Altri Paesi della UE annunciano varie azioni contro Israele, mentre il nostro governo appare silente o complice dei crimini in corso.

Quando l’Armata Rossa sovietica liberò Auschwitz il 27 gennaio 1945 e vennero alla luce gli orrori della Shoah, alcuni giustificarono il loro silenzio e la loro inazione dicendo di ignorare cosa stesse accadendo nei lager nazisti.

Oggi assistiamo in diretta alla pulizia etnica e all’olocausto del popolo palestinese. Nessuno può dire “non so”.

È per noi grave che Ella nel Suo messaggio riduca il genocidio in corso a “un’azione militare [di Israele] che provoca anche [evidenziazione nostra] migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti”.

Nient’altro.

Ella, Signor Presidente, avrebbe potuto, e riteniamo dovuto, riprendere le dichiarazioni del segretario dell’Onu, le risoluzioni dell’Assemblea generale e levare una voce per l’immediato cessate il fuoco in Palestina. Come anche alcuni leader europei hanno chiesto. Ella, invece, ha taciuto, Signor Presidente.

Nelle sue parole il genocidio del popolo palestinese in corso (è la definizione dello storico israeliano Ilan Pappé, costretto ad abbandonare il suo paese e la sua università per le minacce di cui è stato oggetto) è stato ridotto alla reazione israeliana “che provoca anche migliaia di vittime civili”.

Durante la Resistenza antifascista i massacri operati dai nazifascisti si chiamavano “rappresaglia”; alle Fosse Ardeatine i nazisti applicarono la formula del “10 italiani per un tedesco”.

La rappresaglia di Israele (se di rappresaglia si può parlare e non di un piano preordinato di svuotare Gaza della popolazione palestinese e riportarla sotto il diretto controllo israeliano) supera di molto il criterio nazista delle Fosse Ardeatine.

Tra l’altro, Ella evita di dare un nome al popolo vittima del massacro: nel Suo discorso sono “moltitudini di persone”. NO, non sono “moltitudini”, “volgo disperso che nome non ha”: è il popolo palestinese che subisce da 75 anni l’occupazione di Israele, è il popolo che si oppone e resiste all’occupazione, come fecero i nostri patrioti nel Risorgimento e i partigiani nella Resistenza antinazifascista italiana.

Ella dice che i giovani vanno educati alla pace, ma non si educa se non si compie un’operazione di verità, e la verità non è solo non dire il falso, ma dare un quadro completo delle cose.

Il Suo discorso – un discorso ufficiale, a reti televisive unificate a tutto il Paese – per quel che dice e per quello che NON dice, viola i principi cui pure Ella dichiara di ispirarsi, non educa alla verità, né alla giustizia, in difesa morale di ogni popolo oppresso.

La parte del Suo discorso dedicata al conflitto in Medio Oriente è in definitiva schiacciata sulla politica bellicistica e disumana del governo di Israele, che annuncia un 2024 di guerra.

Legando mani e piedi il nostro Paese alla politica oltranzista di Israele, Ella rompe con quella politica mediterranea di apertura ed equilibrio con i paesi arabi e di riconoscimento delle ragioni del popolo palestinese, promossa tra gli anni Sessanta e Ottanta del secolo scorso da statisti come Moro, Andreotti, Craxi, o da un sindaco eccezionale testimone di pace e costruttore di ponti fra i popoli, come Giorgio La Pira.

Il Suo discorso, Signor Presidente, non è solo un inaccettabile silenzio sul genocidio palestinese in corso, è anche un tradimento della storia italiana, e un colpo ai nostri interessi nazionali. Ebbene, in piena coscienza, e con il massimo rispetto per la carica che Ella riveste, noi sottoscritti ci permettiamo di osservare e di comunicarLe che Ella ha parlato non in nostro nome.

Angelo D’Orsi, Fabio Marcelli, Andrea Catone……

per aderire a questa lettera aperta scrivere a italiapalestina2024@gmail.com indicando nome, città, attività

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24 Commenti


  • Luca Pecchioli

    Free palestine


  • Marzio Voltolina

    È sconvolgente la posizione del mondo occidentale, che di fronte ad una aggressione, che nel giro di poco più di due mesi, ha provocato un numero di vittime superiore a quelle di quasi tre anni di guerra tra Russia ed Ucraina. Ciò dimostra l’ipocrisia di chi vede i morti, fondamentalmente civili, su piani diversi, per colore della pelle ed appartenenza religiosa, il che ci proietta sempre di più verso un inquietante futuro distopico che dimostra quanto gli errori umani non saranno mai corretti dalla consapevolezza di un passato che si ripete tragicamente.


  • Elisabetta

    Palestina libera!


  • Manlio Padovan

    Ho aderito alla lettera.
    Ho inviato alla presidenza della Repubblica il testo che segue per bilanciare il discorso vuoto e servile del Presidente si Israele.
    Ho già ricevuto conferma di registrazione.

    Considerazioni su Israele
    Una cosa di cui gli uomini possono essere certi è la Storia, cioè i fatti reali.
    Ma le fonti di informazione se ne fregano della Storia…se non fa loro comodo.
    Se consideriamo l’attitudine all’imperialismo ed il carattere del capitalismo, possiamo ben dire che l’Occidente è preda di una mentalità che lo porta allo sviluppo asimmetrico a vocazione planetaria. Ciò significa che l’Occidente nel suo percorso di formazione ha scelto la strada dell’egoismo.
    Come non considerare egoistica la politica che ha condotto alla tragedia tra israeliani e palestinesi?
    Una situazione che ben rappresenta tutta, proprio tutta, la profonda ipocrisia e la patente falsità dell’Occidente ebraico-cristiano. E per avere una idea del carattere dell’Occidente basterà pensare alla Storia dei due movimenti: falsa quella del primo, assolutamente criminale quella del cristianesimo.
    Si dimentica volutamente che i sionisti cercavano “una terra senza popolo per un popolo senza terra”.
    Ma si dimentica pure e volutamente, che: “Il progetto sionista di Teodor Herzl non può mancare di interessare il lettore contemporaneo…Vi si apprende che per lui la Palestina non era un’ossessione: Herzl afferma che l’Argentina sarebbe potuta andare bene e che si doveva accettare quanto eventualmente fosse stato loro proposto…Tutto sembra molto idilliaco…Perché da allora si tace sempre sul suo diario?” (M. Onfray Trattato di ateologia)
    Si diede realizzazione al sionismo che è solo uno dei tanti, troppi, idealismi apprezzato da ipocriti e da imbecilli. Uno Stato quello degli ebrei certo fasullo e che poteva nascere ovunque, perché uno Stato esiste se la stragrande maggioranza dei suoi cittadini vive stabilmente sul suo suolo: ciò che non è per gli ebrei che sono distribuiti nel mondo…ma all’Occidente ipocrita e falso non interessa. Ad esso interessava e ha colto l’occasione, di mettere in Medio Oriente un suo cane da guardia calpestando imperialisticamente i diritti delle popolazioni locali, e creando uno Stato di certo non democratico perché teocratico: con la stupida e assurda ed ingenua complicità dell’URSS! Uno Stato che toglie ai palestinesi quanto i nazisti tolsero agli ebrei in termini di diritti umani…e forse peggio se si pensa alla durata nel tempo -quasi 80 anni!- delle vessazioni cui i palestinesi sono costretti senza che l’Occidente abbia qualcosa da dire oltre alle fasulle risoluzioni dell’ONU il cui mancato rispetto dimostra che Israele è uno Stato canaglia. Ed è tanto vero ciò che ho scritto sulle vessazioni cui sono costretti i palestinesi, che un ebreo del calibro di Primo Levi allo stesso proposito ebbe a dichiarare: «Quello che non potrò mai perdonare ai nazisti è di averci fatto diventare come loro.» Come meravigliarsi allora se la stella di David viene equiparata alla svastica? Per tacere della Storia tutta inventata che gli ebrei hanno alle spalle costituita da quell’Antico Testamento redatto a partire dal sesto secolo prima di Cristo che è falso nei personaggi e negli avvenimenti: se di ciò si tiene conto e se si considera la volontà di Herzl di cui sopra, ne deriva che il diritto alla Palestina del fantomatico Stato degli ebrei è tutto da dimostrare. Ma c’è pure la distruzione dell’Iraq operata con prove false dal solito Occidente ebraico-cristiano e che era l’unico stato laico della regione…con ciò che ne consegue. E la ipocrita facilità, la cosiddetta “legge del nonno”, con cui si può ottenere la cittadinanza in Israele? E ciò, in caso di costituzione di uno Stato unico, farebbe aumentare in modo abnorme ed ingannevole la popolazione ebraica ai danni di quella araba.
    Ovviamente perdurando una situazione del genere sarà impossibile che quanto di buono è nato in Occidente grazie all’impegno della società civile, in materia di rapporti politici e di emancipazione della donna e di rapporti tra le persone, possa trasferirsi nei paesi che ancora non hanno raggiunto quei traguardi. Anche perché, per fare solo un esempio, negli USA l’uguaglianza tra etnie – ora soggetta al sistema razziale che definisce la società americana – e i diritti democratici – per esempio: di assistenza sanitaria e di garanzia del voto politico e di libertà di informazione (leggi Julian Assange)- sono principi ancora tutti da riconoscere e da realizzare.

    10 ottobre 2023


  • Pasquale Aiello

    Lo scempio che si sta perpetrando a Gaza in modo scientifico rivela la reale e tragica natura dello stato di Israele, uno stato, è bene ricordare, che non ha una propria carta costituzionale scritta, anche se dispone di leggi che ne svolgono la funzione ma sempre in balìa della politica, non ha mai rispettato i confini e continua a promuovere e proteggere l’occupazione dei territori palestinesi da parte dei coloni sionisti. Al momento anche ‘due popoli due stati’ è una espressione vuota e priva di significato visto che gli accordi di Oslo si sono rivelati un imbroglio che ha relegato i palestinesi in piccoli appezzamenti sempre sotto controllo degli ebrei. Solo uno stato di Palestina laico e libero dal sionismo che consentirà il diritto al ritorno nella propria terra, potrà essere l’unica strada per una piena autodeterminazione del popolo palestinese e per una pacifica convivenza e integrazione tra arabi e ebrei. E’ per tutto ciò che le più alte cariche degli stati cosiddetti democratici cominciando dal Presidente d’Italia dovrebbero levare alta la voce per un cessate il fuoco definitivo mettendo fine a questo sterminio senza se e senza ma.


  • Manlio Padovan

    Ma nel discorso del presidente c’è anche da sottolineare la ipocrisia del saluto e del pensiero sul papa.
    Ho inviato al presidente anche la mail qui sotto per rinfrescargli la scarsa memoria che lo contraddistingue e l’incapacità sua personale di affrontare i problemi con spirito critico.
    Ho già avuto conferma di ricevimento della mia mail.

    L’ipocrisia del papa
    Se nell’autunno del 2022 il papa tacque sulle manifestazioni delle donne in Iran, evidentemente le donne dell’Iran non piacciono a sua santità se “dal Vaticano il 27 ottobre 2023” papa Francesco ha inviato un messaggio a RAI Radio 1 per appoggiare la “campagna nazionale contro la violenza sulle donne”. Un messaggio letto con particolare enfasi in occasione nientepopodimeno che del giornale radio delle 13. Con quel messaggio il papa dimostra una evidente ed insuperabile dose di profonda gesuitica ipocrisia -una ipocrisia così palese e assoluta e pesante e spudorata che chiunque lo offendesse con l’accusa più grave e la più infamante che si possa immaginare per un uomo gli farebbe solo un complimento- perché egli dimentica che il «dominio» -è parola sua- è già nella Bibbia dei cattolici in Genesi 1.28 -con le conseguenze che da due millenni e più viviamo e a tutti ben note- e che la sopraffazione sulle donne è un portato di «quelle radici culturali e mentali» -sono sempre parole sue- che ci sono state trasmesse nei duemila anni della sua criminale religione.
    Tutte le donne che frequentano la religione non hanno capito e quindi non riescono a vedere, e le troie delle fonti di informazione ne approfittano, che la chiesa ha organizzato da sempre un modello sociale basato su una tradizione sessuofobico-misogina, che tuttora perdura, che consente il controllo delle donne: ancora oggi in evidenza nonostante i processi di emancipazione ottenuti dalle donne. L’attuale femminicidio è fenomeno linearmente conseguente del patriarcato e della secolare caccia alle streghe e l’ultima strega in Europa fu bruciata nel 1782! In termini storici: l’altro ieri. E non sanno che il detto “«chi dice donna dice danno» risale a san Girolamo, l’illustre padre della Chiesa che preferì evirarsi per non cadere in tentazione.” (M. Mantello Sesso Chiesa Streghe/una storia vecchia e nuova di femminicidi) Per tacere di altri illustrissimi personaggi come Cirillo, il mandante dello strazio del corpo di Ipazia, Agostino, Paolo, Alberto Magno e molti altri, tutti santi, che costituiscono i pilastri della teologia cattolica per alimentare continuamente una sindrome maschilista che intende mantenere in vita il patriarcato.
    Senza dimenticare il fatto che, se proprio fosse animato da onesta disposizione d’animo, comincerebbe a correggere il patriarcato che impera a casa sua.
    La circostanza può manifestarsi appieno e senza la minima critica pubblica, sempre per il solito motivo della meschinità delle fonti di informazione.
    E la stessa inqualificabile ipocrisia il “pappa” dimostra quando predica la pace facendo finta di non sapere che Unicredit ed Intesa San Paolo sono le due banche “armate” del Vaticano che forniscono i loro servizi con massicci finanziamenti alle industrie delle armi.
    Quanto ho scritto è la dimostrazione palese che le religioni cosiddette “rivelate” sono false. E sono falsi i testi che le testimoniano: per l’A.T la cosa è ormai da tempo ufficiale, fu inventato di sana pianta e nei personaggi e nei fatti narrati, attorno al VI secolo prima di Cristo; per lil N. T. la cosa è ormai certa in egual modo, ma non hanno ancora il coraggio di ammetterlo esplicitamente.
    Insomma: ci hanno fatto vivere per 2500 anni di menzogne.
    Perché il fondamento di un sentimento “religioso” sta nell’antropologia, quindi nelle necessità pratiche della specie uomo e nei desideri intimi e personali e sociali profondamente sentiti dagli uomini e dalle donne ma che trovano nella religione una forte opposizione. Cioè: le religioni si organizzano e si strutturano allo scopo di strumentalizzare quei sentimenti originari. Di conseguenza le religioni sono false ed approfittano di quei sentimenti “religiosi”; non sono orientate verso l’evoluzione della società con il loro presunto e tanto sbandierato messaggio alla pace alla concordia all’altruismo ecc. ecc. ma, piuttosto, organizzate a conservare le condizioni sociali in cui esse si trovano a vivere per non mettere a repentaglio la loro stessa esistenza e quella delle loro gerarchie; ed è tanto vero ciò, che le religioni hanno sempre opposto una ferma resistenza ad ogni tentativo di progresso sociale e di evoluzione della masse popolari. Non intendono mettere a repentaglio la loro esistenza qui sulla terra; ecco perché rimandano tutto ad un aldilà indefinito. Ma, come ha affermato Freud, è ovvio che: …”Finché la virtù non verrà premiata qui sulla terra, l’etica predicherà invano.” (S. Freud Il disagio della civiltà)
    La politica, a sua volta, trova utile spesso strumentalizzare la religione…e il gioco è fatto!

    27 ottobre 2023


  • Francesca Masera

    non in mio nome


  • girolamo michele

    sono d’accordo con tutto quanto scritto nella lettere inviata al Presidente della Repubblica, che mi da l’impressione di accodarsi alle scelte del Governo.-


  • Manlio Padovan

    E per quale motivo, quando invia i suoi saluti al papa e lo ringrazia per il suo magistero, che sono sue testuali parole, non lo sollecita a pagare i 5 o 6 miliardi di euro che avanziamo di ICI/IMU e che la UE ci ha sollecitato a recuperare?
    Un comportamento che è pura ipocrisia.


  • Annibaleperelli

    D’accordo con quanto scritto. Ogni commento e’ superfluo.


  • Maurizio Terreni

    Non in mio nome


  • Viviana cherici

    D’accordossimo su tutto, grazie per averlo scritto


  • stefano caffagnini

    ineccepibile, d’accordo su tutto


  • Manuela Grossi

    Neanche nel mio di nome


  • Maria Giuseppina Izzo

    aderisco. non in mio nome.


  • stella gaetano

    CONDIVIDO TOTALMENTE. g.s….RESTA SOLO UN GRIDO DI RIVOLTA: “CESSATE IL FUOCO! ASSASSINI!”
    IL GENOCIDIO continua
    Senza scampo
    Quanti “uccisi” oggi?
    Quanti bambini? Quante donne?
    Quanti senza nome?
    E’ la domanda che rimbomba
    Nelle case piene d’impotenza
    Ma il “numero” cresce
    E racconta il disumano
    La ferocia l’orrore il dolore
    E il cimitero si allarga cresce
    E divora la terra intrisa di sangue
    In tutta “la striscia” si allarga
    La disperazione e l’abbandono
    Ma il mondo non sente
    E non a tutti/e tocca in sorte la croce
    Il nome il ricordo …
    Le parole sono state rubate
    Nascondono il senso e il significato
    Nell’ora del TRAMONTO
    Tra gli “UCCIDENTI” si festeggia
    Tra luminarie sciatori crociere e champagne
    E nell’anno più caldo di sempre
    Trionfa LA GUERRA AGLI UMANI E ALLA TERRA
    Trionfa IL NIENTE
    Come aveva predetto un filosofo maledetto
    Resta solo un grido di RIVOLTA
    CESSATE IL FUOCO! ASSASSINI!

    Gaetano Stella –blog.gaetanostella.it


  • Cristina Simonini

    Aderisco: non in mio nome!


  • Beatrice Vesnaver

    assolutamente non in mio nome


  • Carlo

    da medico denuncio il silenzio del presidente dell’ordine nazionale. nonostante i bombardamenti degli ospedali, con le tragiche conseguenze, e l’uccisione di medici e altro personale sanitario


  • Osvaldo

    Palestina libera. Israele aggressore spietato


  • Paola Redaelli

    sono totalmente d’accordo


  • Valentina Pacelli

    Aderisco non in mio nome


  • Antonio Romano

    Caro NOSTRO Presidente, contiamo soltanto su di Lei. Mi aspetto una precisazione su ciò che ha detto. Conosciamo e condividiamo ogni Suo intervento ma ci aspettiamo una chiara presa di posizione. Non è più tempo , di fronte a questo drammatico e iniquo progetto, di tacere,
    È tempo di chiarezza! Sennò ne pagheremo le drammatiche conseguenze per generazioni. Ci sentiremo colpevoli!


  • Flora

    Non in mio nome!

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