Ieri il Senato ha dato il via libera all’adesione dell’Italia agli attacchi militari già in corso sulla Libia e compiere “tutte le misure necessarie” adempiere alla risoluzione Onu n.1973.
Il testo della mozione della maggioranza di governo, per ottenere il consenso della Lega, ha impegnato il governo ad attivarsi per impedire lo sbarco di immigrati dal Nordafrica e a difendere gli interessi economici italiani in Libia.
A Palazzo Madama, dunque ognuno si è approvato la sua risoluzione: la maggioranza quella firmata dai capigruppo di Pdl e Lega, mentre il Pd, complice la non partecipazione al voto del centrodestra, fa passare la sua risoluzione che ricalca quella approvata venerdì scorso in commissione (in quel caso era assente la Lega) e che semplicemente impegna il governo a “partecipare alla missione internazionale nel rispetto della risoluzione dell’Onu”.
Questa mattina il dibattito si trasferisce alla Camera, alla presenza di Frattini e del ministro della Difesa Ignazio La Russa. Come al Senato anche a Montecitorio si segnala l’assenza di Berlusconi.
Questo pomeriggio, mentre sarà in corso il dibattito parlamentare sulla guerra alla Libia, a Montecitorio ci saranno anche i movimenti e i partiti schierati contro questa nuova guerra “umanitaria” e l’attacco militare contro la Libia.
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