La Federazione europea dei metalmeccanici (FEM), insieme ai sindacati italiani di categoria e il Coordinamento sindacale Alstom Italia proclamano per lunedì 30 maggio uno sciopero generale della duranta di tre ore per chiedere al Management di “ripensare le proprie strategie e così garantire un futuro ai 3.500 dipendenti Alstom in Italia”.
I rappresentanti sindacali, si legge in una loro nota, “si oppongono ai previsti tagli di posti di lavoro che priveranno Alstom delle esperienze e delle competenze di cui il Gruppo inevitabilmente avrà bisogno per assicurare il suo sviluppo in Europa. Nell’attuale, ancora instabile, contesto economico Alstom non deve aumentare il senso di insicurezza, ma deve assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei propri dipendenti. Il Gruppo deve perseguire una strategia di rilancio e di sviluppo per tutti i suoi stabilimenti e i suoi dipendenti”. Per questo, il 30 maggio 2011, i Sindacati presenti in Alstom hanno indetto una giornata di mobilitazione europea nei siti del Gruppo, con riferimento anche all’indotto e alle comunità che lavorano per le aziende Alstom, per chiedere al Gruppo una strategia di rilancio e di sviluppo e per contrastare i tagli di posti di lavoro”.
“I rappresentanti sindacali dei lavoratori e i Sindacati affiliati alla Federazione europea metalmeccanici chiedono un chiaro impegno del Management sui seguenti punti: no ai tagli di posti di lavoro; un piano industriale di rilancio e di sviluppo di Alstom in Europa per recuperare quote di mercato; un dialogo sociale costruttivo e permanente, in particolare sulle strategie industriali, che tenga conto delle opinioni delle Organizzazioni e dei Rappresentanti sindacali, anche per ciò che riguarda le possibili alternative ai piani di ristrutturazione; rispetto dei diritti di informazione e consultazione delle Organizzazioni e dei rappresentanti sindacali; rispetto dell’Accordo Quadro europeo sull’anticipazione del cambiamento; rispetto degli accordi sindacali in vigore”.
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