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Il mondo si indigna un po’ dappertutto

Continua ad allargarsi il movimento di protesta contro la gestione della crisi fatta dai governi del mondo, preoccupati soltanto di salvare il sistema finanziario.

Complice una temperatura quasi estiva di 27-29 gradi, una trentina di indignati australiani di ‘Occupy Melbourne’ ha passato la notte sotto le stelle nei Treasury Gardens, senza bisogno di tende o caravan. I manifestanti hanno annunciato che proseguiranno con la protesta a oltranza, beffandosi delle avvertenze del comune sulla proibizione di accamparsi in luoghi pubblici. «Nessuna tenda e nessun campeggio, ci terremo caldo l’un l’altro sotto le stelle», ha detto la portavoce di Occupy Melbourne, Sam Castro. Tra gli slogan adottati c’è «Noi siamo il 99 per cento», ossia la maggioranza silenziosa che subisce le conseguenze della crisi globale. La polizia al momento sta monitorando la situazione, dopo gli oltre 100 arresti compiuti il mese scorso tra gli aderenti alla manifestazione durante lo sgombero dell’accampamento di City Square.

In Svizzera, una cinquantina di attivisti del movimento «Occupy» sono tornati per il quarto sabato consecutivo stamani alla Paradeplatz, piazza simbolo delle grandi banche elvetiche, nel pieno centro di Zurigo. L’azione non è autorizzata, ma per il momento si svolge senza problemi. I manifestanti denunciano l’attuale sistema finanziario e militano per un nuovo approccio nella coabitazione economica.Si continua a protestare anche a Ginevra dove dal 15 ottobre una trentina di tende sono state piantate da indignati vicino al Muro dei Riformatori, nel Parc des Bastions. Gli occupanti dovranno però presto andarsene a causa dei preparativi legati alla corsa dell’Escalade.

Come nel finale di ‘V for Vendetta’: i circa 200 manifestanti calati oggi in Piazza del Parlamento a Londra per protestare contro tagli e ingiustizie avevano sul volto la maschera di Guy Fawkes, l’anarchico che 400 anni fa tentò di far saltare in aria Westminster e che, dal film ‘cult’ di James McTeigue, è diventato il simbolo degli hacker di Anonymous e poi degli anti-capitalisti di Occupy Wall Street e Occupy the City.

Oggi in Gran Bretagna si celebra la giornata di Guy Fawkes, ricordato per quel che non è riuscito a fare: far saltare in aria il Palazzo del Parlamento. In ‘V for Vendettà, tratto dalla graphic novel di Alan Moore, il protagonista è un moderno Guy Fawkes che usa tattiche terroristiche per distruggere una società totalitaria. Ispirata da ‘V for Vendetta’, quest’anno la giornata di Guy Fawkes ha assunto quest’anno un significato politico speciale con motivazioni completamente diverse da quelle dell’attivista del diciassettesimo secolo protagonista del Gunpowder Plot per insediare sul trono un re cattolico. Fawkes fallì e fu processato come traditore: il suo fiasco viene ricordato e celebrato ogni anno il 5 novembre con falò rituali di figure allegoriche e fuochi artificiali.

Poco nota fuori dal Regno Unito la storia di Fawkes si è trasformata però in un simbolo seducente della rivolta popolare contro lo stato: maschere stilizzate di Guy Fawkes, con il sinistro sorriso sotto i baffi all’insù reso popolare dai disegni di David Lloyds in V for Vendetta, si comprano online per poche sterline: sono state adottate da Occupy Wall Street e dalla protesta gemella contro la City. E intanto Anonymous, che negli ultimi mesi si è reso famoso per aver attaccato siti di grandi corporation e di governi, si è appropriato del Guy Fawkes Day chiedendo ai sostenitori di ritirare oggi grosse somme di denaro dalle grandi banche.

Negli Usa, un altro reduce della guerra in Iraq è stato gravemente ferito in scontri tra polizia e indignati nella città californiana di Oakland. È il secondo in meno di due settimane. Secondo quanto riferisce l’Huffington Post, Kayvan Sabeghi, di 32 anni, in realtà non era neanche più tra i manifestanti quando giovedì in piena notte è stato malmenato dalla polizia nei pressi della sua abitazione.Ma è stata anche la prima coleegata direttamente a uno sciopero che ha bloccato il porto, uscendo dalla generica “indignazione” per diventare lotta un po’ più consapevole contro “il potere”.

 

Stroncata sul nascere la protesta ‘Occupy Honolulù: arrivata in forze, la polizia nella capitale dello Stato delle Hawaii ha smantellato un principio di accampamento e ha arrestato sei o sette manifestanti. I manifestanti avevano annunciato che avrebbero installato le loro tende e rifugi nella centrale Thomas Sqaure, a partire da ieri sera. Tuttavia, al momento di insediarsi i manifestanti, una cinquantina, si sono trovati davanti la polizia, che ha ordinato loro di sgombrare la piazza. Alcuni di loro si sono rifiutati, e la polizia li ha quindi arrestati.

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