Menu

Siria, la diplomazia prepara la guerra

Sal e la tensione intorno alla Siria. Mentre dall’interno giunge notizia di “militari dissidenti” che avrebbero formato un “Consiglio militare provvisorio”, la diplomazia sta ponendo le basi per un intervento militare.

La Francia ha infatti richiamato il suo ambasciatore a Damasco, Eric Chevallier, dopo le violenze contro gli interessi di Parigi sul territorio siriano. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri francese, Alain Juppè, in Parlamento.

Turchia e Lega Araba si dicono però contrarie a «qualsiasi intervento straniero in Siria» (mentre forse ne preparano uno in proprio). Lo si legge in un comunicato congiunto al termine del Forum cooperazione turco-araba, svoltosi a Rabat. Nel testo si fa appello all’adozione di «misure urgenti» per proteggere i civili. «Il Forum (arabo-turco) ritiene che sia necessario fermare lo spargimento di sangue e risparmiare i civili siriani da nuovi atti di violenza, e chiede che siano assunte misure urgenti per assicurare la protezione dei civili», si legge nel comunicato congiunto. «I ministri hanno egualmente insistito sull’importanza della stabilità e dell’unità della Siria, e sulla necessità di trovare una soluzione alla crisi senza che vi sia un intervento straniero».

Squadre di lealisti siriani hanno assaltato oggi le ambasciate di Marocco, Qatar ed Emirati Arabi Uniti (Eau) a Damasco e hanno circondato la residenza dell’ambasciatore marocchino in Siria. Lo riferiscono le tv satellitari panarabe al Jazira e al Arabiya.

Se questi assalti dovessero esser confermati, si tratterebbe della seconda volta in pochi giorni che lealisti siriani prendono di mira le sedi diplomatiche dei Paesi arabi che hanno sponsorizzato la decisione della Lega Araba di sospendere l’adesione di Damasco all’organizzazione inter-araba. A Rabat, in Marocco, si tiene l’attesa riunione dei ministri arabi, durante la quale si formalizzerà la sospensione della Siria.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *