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Iran. Obama stringe l’assedio economico, Mosca protesta

Gli Stati uniti alao la tensione e stringono il cerchio dell’assedio economico al regime degli ayatollah. Bloccare le banche e il petrolio iraniano. È questa la parola d’ordine con cui Barack Obama stringe il cerchio attorno a Teheran.

Alla luce del rapporto della Agenzia Atomica, di concerto con Londra e l’Unione Europea, gli Stati Uniti annunciano un nuovo e più severo piano di sanzioni economiche allo scopo di fermare il programma di proliferazione atomica iraniano. Per la prima volta, come sottolinea lo stesso Obama, l’America aggredisce in modo radicale sia il mercato finanziario e bancario, sia quello del gas e del petrolio, per bloccare le maggiori fonti di sostentamento economico di Teheran.

Prima il titolare del Tesoro, Tim Geithner, poi Hillary Clinton, infine lo stesso presidente in una nota ufficiale, chiariscono che l’Iran è andato contro ogni avviso da parte della comunità mondiale e ormai rappresenta una minaccia per la pace e la stabilità globale. Le sue banche, osserva il Tesoro Usa, appoggiano non solo il progetto nucleare, ma anche il “terrorismo internazionale”. Una categoria metafisica, ormai, applicabile come un’etichetta  qualsiasi paese, regime, forma di resistenza popolare o dittatura criminale. Una defnizione che serve a indicare un nemico da colpire, non una serie di fatti o comportamenti riconoscibili da chiunque.

Anche le banche del resto del mondo – questa la minaccia esplicita del Tesoro Usa – si espongono a dei rischi intrattenendo attività con l’Iran. Che stavolta ci sia un escalation della risposta Usa, lo dimostra il fatto che le sanzioni vengono accompagnate da dettagli tecnici precisi. In particolare, l’America da oggi perseguirà quelle persone fisiche, ma anche quelle aziende che aiutano materialmente lo sviluppo del settore petrolifero e petrolchimico iraniano. Le sanzioni scatteranno contro le singole transazioni oltre i 250mila dollari, o le diverse transazioni che ammontassero a un milione di dollari nell’arco di un anno.

Si tratta dunque di una scelta strategica globale, che non si fermerà qua. «Sino a quando continueranno le azioni illecite da parte del governo di Teheran – si legge nella nota della Casa Bianca – gli Stati Uniti non molleranno i propri sforzi di dare la caccia alle organizzazioni iraniane sotto copertura, ai loro affari ingannevoli e ai loro sforzi per eludere le sanzioni».

 

Mosca ritiene inaccettabili e in contrasto con il diritto internazionale le nuove sanzioni unilaterali, nei settori bancario ed energetico, annunciate da Washington per il controverso programma nucleare iraniano.

 

«In relazione alla decisione dell’amministrazione americana di rafforzare le sanzioni contro l’Iran, con impatti sulle compagnie di terzi Paesi che collaborano con l’Iran nell’industria petrolifera e della raffinazione, e nel settore bancario, diciamo nuovamente che la Russia vede queste misure extraterritoriali come inaccettabili e contro il diritto internazionale», ha dichiarato Maria Zakharova, una portavoce del ministero degli Esteri russo, citata dall’agenzia Interfax.

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