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Egitto: ondata di perquisizioni contro le ong

Le autorità egiziane hanno perquisito oggi nella capitale il Cairo gli uffici di ben 17 organizzazioni non governative, sia locali che straniere. Per “accertare presunte attività «illecite” ha spiegato la tv di Stato. Secondo le autorità, espressione della giunta militare che regge il paese dalla defenestrazione del dittatore Hosni Mubarak, la polizia ha fatto irruzione nelle sedi delle Ong perchè alcune di queste  potrebbero aver ricevuto contributi economici dall’estero senza l’autorizzazione delle autorità. «Questa operazione della sicurezza ha l’obiettivo di intimidire gli attivisti che si oppongono alle politiche di repressione», ha commentato l’ong Arab Network for Human Rights Information, la cui sede è stata perquisita. I responsabili di alcune organizzazioni hanno denunciato il sequestro di computer e altre attrezzature. Tra le ong perquisite figurano anche la tedesca Konrad Adenauer Institute, le statunitensi National Democratic Institute e Freedom House, e l’egiziana Public Budget Observatory. 
alcuni attivisti per i diritti umani, accusano delle intimidazioni il governo, che vorrebbe così colpire «chi ha osato contestare le violazioni compiute dal vecchio regime e poi dalla giunta militare al potere dopo la caduta dell’ex presidente». «All’epoca di Mubarak il governo non ha mai osato fare una cosa del genere», ha commentato il noto attivista Negad El-Bourai sulla sua pagina Twitter. «Non siamo ancora sicuri di nulla», ha precisato Emad Mubarak, del Centro per la libertà di espressione.  

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