Il prossimo presidente della Banca Mondiale non deve essere necessariamente americano: il posto dovrebbe essere aperto anche ad altri paesi.
La richiesta dei Brics (Brasile, Russia, Cina, India e Sud Africa) è esplicita- La “tradizione” vuole che – in base a un ormai antico patto spartitorio tra Europa e Stati Uniti, la presidenza della Banca Mondiale tocca ad un americano, mentre il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) deve essere un europeo.
«I candidati dovrebbero essere basati sul merito – afferma il ministro delle finanze brasiliano Guido Mantega – non sulla nazionalità». E che il “merito” venga evocato contro chi gestisce il mondo attribuendo tale qualità soltanto a se stesso, non può che farci piacere. Una piccola vendetta della storia…
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa