Poche parole, quelle che ho la forza di scrivere.
Questa mattina ho accompagnato i contadini a raccogliere le olive al confine di Beit Hanoun. Eravamo a circa 300 mt dal confine quando i soldati hanno iniziato a spararci contro. Ho gridato loro al megafono di smettere di sparare, che siamo civili, che stiamo solo raccogliendo le olive. Purtroppo ero unica internazionale e quindi per me era abbastanza pesante la situazione.
Corrispondenza da Gaza:
Questo è il video di questa mattina, girato anche grazie a un attivista palestinese
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Gm0LNywy0ws
Quando sono tornata a casa nella mia mente c’era solo il rumore degli spari e dei droni in cielo. La situazione è diventata grave quando poi sono arrivati gli apaches e sentivamo i carro armati muoversi. Domani mattina devo andare lì di nuovo, ma saremo a circa 400 mt dal confine.
Avevo deciso di andare a dormire presto, ma due ora fa circa, verso l’1.00 am, il cielo è stato scosso da terribili esplosioni continue, la sensazione è stata molto strana, non sapevo che inferno stava accadendo. Successivamente ho saputo che i caccia hanno bombardato un sito delle brigate Al Qassam a nord di Gaza con 5 bombe di seguito. Un altro attacco c’è stato anche in Bureij, al centro della Striscia, in uno spazio disabitato. Non si riportano feriti
finora, solo abitazioni danneggiate e panico fra la popolazione.
Intanto la resistenza ha risposto agli attacchi con diversi missili. Vorrei solo dire che la situazione è molto tesa, la situazione non è buona.
* blogger e corrispondente da Gaza
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