Oltre 30 mila sloveni hanno manifestato oggi a Lubiana per protestare contro la politica di austerità portata avanti dal governo di destra del premier Janez Jansa. ‘Vogliamo vivere – Non sopravvivere’, ‘Il governo perde la testa – La Slovenia la sua giovinezza’, ‘Politica di austerita’ uguale Recessione’, questi alcuni degli slogan mostrati dai manifestanti su cartelli e striscioni.
Per Dusan Semolic, leader dell’Alleanza dei sindacati indipendenti sloveni (Zsss), responsabile della crisi attuale è il ‘capitalismo avido e selvaggio’ che impera in Europa e negli Usa, e che rende vana ogni riforma sociale. La Slovenia, che fa parte della Ue dal 2004 e della zona euro dal 2007, é in piena recessione, con il pil che dovrebbe calare del 2% quest’anno e dell’1,4% nel 2013.
L’iniziativa è stata lanciata dal sindacato del settore pubblico Ksjs, dalla confederazione indipendente Zsss e dall’associazione Knss, insieme all’organizzazione studentesca e all’associazione delle società dei pensionati. Negli ultimi mesi le misure anti-crisi del governo di Janez Jansa sono state oggetto di forti contestazioni, soprattutto quelle che prevedono tagli al settore pubblico. Uno dei provvedimenti più contestati dai sindacati è quello relativo al taglio del 5 per cento degli stipendi del settore pubblico.
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