Il Parlamento ecuadoregno, con 79 voti favorevoli, 5 contrari e 10 astensioni, ha approvato la cosiddetta Legge di riforma tributaria che, tra l’altro, prevede un aumento della tasse sugli utili delle banche, il cui ricavato sarà destinato a finanziare programmi sociali.
”Gli istituti di credito continueranno a guadagnare, ma un po’ meno”, ha assicurato il presidente della Repubblica Rafael Correa. La misura consentirà comunque al governo di aumentare, da 35 a 50 dollari, le entrate mensili di almeno 1,9 milioni di cittadini dei settori più poveri, soprattutto anziani e madri single.
L’opposizione di destra al governo di Correa – accreditato di un 52% alle prossime elezioni presidenziali – hanno duramente criticato la nuova legge che considerano “una sorta di golpe” contro l’ex banchiere Guillermo Basso, candidato alle presidenziali per il movimento di destra ‘Creo’ che, secondo nei sondaggi, lo insegue ma molto distante, con appena il 21% dei consensi.
Ma la legge, come è evidente dai numeri, ha ottenuto anche l’appoggio del principale gruppo parlamentare dell’opposizione, il Partido Sociedad Patriótica dell’ex presidente Lucio Gutiérrez.
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