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Egitto. La repressione mascherata da “difesa del canale”

Dopo giorni di scontri e di coprifuoco a Port Said, con decine di morti tra i manifestanti, l’esercito tira fuori ina nuova giustificazione per la propria massiccia presenza nella zona.
Il ministro della difesa e capo delle forze armate egiziane Abdel fatah el Sisi ha infatti spiegato che le forze armate egiziane non consentiranno «mai» che sia messo a rischio il canale di Suez; precisando che il dispiegamento dei militari a Port Said e a Suez ha come obiettivo di difendere «obiettivi strategici e vitali».
Da chi? Dalla popolazione civile egiziana, naturalmente. Il “nemico” è ormai sempre “interno”.

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