La situazione sembra stia sfuggita di mano ai responsabili del campo di detenzione di Guantanamo, nell’enclave Usa a Cuba: oltre la metà dei prigionieri (84 su 166) sono ora in sciopero della fame. Di questi, 16 sono sottoposti ad alimentazione forzata, 5 in ospedale. Lo ha reso noto il tenente-colonnello, Samuel House, sottolineando che nessuno di loro rischia la vita.
Il numero di quanti stanno rifiutando il cibo contro quella che sembra un detenzione senza fine, senza un processo ed una condanna, è costantemente aumentato: martedì scorso erano 45, venerdì 63 ed oggi 84. Lo sciopero della fame era iniziato il 6 febbraio scorso. La scorsa settimana i secondini erano stati aggrediti dai prigionieri con armi improvvisate ed avevano aperto il fuoco.
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