L’emiro del Kuwait é ”immune” e ”inviolabile” per Costituzione, ma lei ha osato offenderlo. Per questo motivo un tribunale del Paese ricco e feudale che si affaccia sul Golfo, ha condannato oggi una donna a 11 anni di carcere per aver scritto su Twitter frasi contro Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah, e inviti a rovesciare il suo regime. Stando a quanto scrive Al Jazira online, lei si chiama Huda al-Ajmi, ha 37 anni ed é un’insegnante, e secondo la sentenza é stata riconosciuta colpevole di tre capi di accusa: insulti all’emiro, istigazione a rovesciarlo e cattivo utilizzo del cellulare (!).
L’informazione é stata anche confermata dal direttore dell’Associazione kuwaitiana dei diritti dell’uomo. Alla donna sono stati sommati i tre capi di accusa, cinque anni di prigione per i primi due, più un anno per il terzo, per un totale di 11 anni di reclusione. Si tratta della condanna più dura pronunciata da un tribunale per questo genere di accuse in Kuwait. Inoltre Huda è anche la prima donna a ricevere una sentenza così pesante. La blogger, che ha respinto le accuse, dovrà immediatamente scontare la sua pena, ma potrà fare appello. Nei mesi scorsi un tribunale aveva condannato due attiviste a pene più leggere, ma poi aveva sospeso le condanne. Dallo scorso ottobre il governo ha lanciato una campagna di repressione contro i militanti sul web e secondo Human Rights Watch dall’inizio del 2013 sono almeno 25 le persone condannate per reati simili.
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