“Tardi, ma non troppo tardi”. Quasi settant’anni dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale la Germania rilancia la caccia agli ultimi nazisti in fuga tramite una campagna di affissioni pubblicitarie che a partire da oggi saranno presenti in tutte le grandi città tedesche: una foto in bianco e nero che mostra l’ingresso del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau, sotto al titolo “Operazione ultima chance”.
La campagna è stata promossa dal Centro Simon-Wiesenthal, l’organizzazione che ogni anno stila una lista degli ex gerarchi del Terzo Reich più ricercati. “Milioni di innocenti sono stati assassinati dai criminali nazisti. Qualcuno fra gli autori di questi crimini è ancora vivo e libero, aiutateci a portarli davanti alla giustizia”, si può leggere sui manifesti, sui quali è stampato un numero di telefono. Per qualsiasi informazione degna di rilevo viene promessa una ricompensa di 25mila euro. “Non abbiamo più molto tempo. Due o tre anni al massimo”, spiega lo storico Efraim Zuroff, direttore del Centro Simon-Wiesenthal in Israele. “Speriamo di ricevere indizi su persone che hanno lavorato nei Lager o servito nelle Unità Speciali”, prosegue Zuroff, secondo il quale ancora una sessantina di nazisti potrebbero essere processati. In Germania i crimini nazisti non possono cadere in prescrizione. Circa 6mila persone hanno lavorato nei campi di concentramento e si presume che il 2% di queste sia ancora in vita. Per Efraim Zuroff, “il tempo non diminuisce la colpevolezza di questi assassini”. “In 33 anni di caccia ai nazisti non ne ho mai visto uno dire di essere dispiaciuto”, ha spiegato. “Non dovete vedere in queste persone dei vecchi uomini fragili, ma pensare che all’apogeo della loro forza fisica hanno speso tutte le loro energie per uccidere uomini e donne innocenti”, ha concluso Zuroff.
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