Si era appena concluso il vertice del G7 all’Aja dedicato agli armamenti nucleari quando questa mattina la Corea del Nord ha collaudato due missili balistici Rodong a medio-lungo raggio, lanciati da piattaforme mobili situate a nord di Pyongyang. I due missili hanno seguito una traiettoria di 650 chilometri (pari a circa la metà della gittata massima) verso il Mar del Giappone.
All’inizio di quest’anno la Corea del Nord aveva già collaudato decine di missili a corto raggio, ma è da vari anni che non veniva effettuato un test con missili a più lunga gittata. Il lancio coincide anche con l’anniversario dell’affondamento della corvetta sudcoreana Cheonan che nel 2010 costò la vita a 56 marinai . Pyongyang ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda ma secondo altre fonti si era trattato di un attacco con un siluro lanciato da un sottomarino nordocoreano.
Il Ministero della Difesa della Corea del Sud ha sottolineato che si tratta di una dimostrazione di forza finalizzata ad «attirare l’attenzione internazionale sulle sue capacità missilistiche» e ad «alzare il profilo del Paese in un momento in cui la comunità internazionale sta mostrando la sua forte contrarietà verso il possesso di armi nucleari»: il lancio, ha aggiunto, costituisce «una grave provocazione contro la Corea del Sud e la comunità internazionale» e una «evidente violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite». Anche il Giappone ha protestato con Pyongyang, attraverso la sua ambasciata a Pechino.
Forse non casualmente, ieri all’Aja c’è stato il summit del G7 nel quadro del quale il presidente Usa Barack Obama era riuscito a organizzare un incontro congiunto con la presidente sudcoreana Park Geun/hye e il premier giapponese Shinzo Abe. Obama aveva dovuto ricorrere ad una forte capacità di mediazione per superare i contrasti tra i due alleati degli Usa in Asia che però non si dialogano da quasi due anni, a causa del nazionalismo aggressivo e del revisionismo storico del governo giapponese di Abe. Il tema del meeting trilaterale era proprio concentrato sulla Corea del Nord con l’invito alle due potenze asiatiche alleate a ricomporre le divergenze. Niente esclude che il lancio sperimentale di oggi della Corea del Nord possa dare una spinta a questa ricomposizione.
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