Sono gravi quattro dei 12 israeliani feriti a coltellate (secondo un altro bilancio sono 9) questa mattina a Tel Aviv da un palestinese salito sull’autobus cittadino della linea 40. L’assalitore dopo l’attacco si era dato alla fuga ma è stato ferito a colpi d’arma da fuoco da un agente della guardia carceraria che si trovava sull’autobus in quel momento. Si tratterebbe di un giovane 22enne di Tulkarem, una città cisgiordana a poche decine di km da Tel Aviv, entrato in Israele nei giorni scorsi.
Stando al resoconto dell’accaduto diffuso dalla polizia israeliana, l’autista dell’automezzo pubblico ha lottato e provato a fermare l’attentatore costringendolo alla fuga. L’intera zona è stata chiusa per individuare possibili complici.
Da Gaza il movimento islamico Hamas, attraverso un tweet di un suo dirigente, Izzat al Rishq, ha definito l’attacco “una risposta naturale all’occupazione (israeliana dei territori palestinesi) e agli atti terroristici contro il nostro popolo”.
L’attacco avviene in un momento di nuova forte tensione tra israeliani e palestinesi ma anche all’interno dello stesso Israele. Da giorni proseguono scontri violenti nella città beduina di Rahat, nel deserto del Neghev, dove la polizia ha ucciso un giovane del posto durante una operazione antidroga e provocato, secondo gli abitanti, il decesso di un altro ragazzo con i gas lacrimogeni. Nena News
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