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I palestinesi si appellano alla protezione internazionale

Ieri le autorità palestinesi hanno diffuso a livello internazionale un appello che invoca la protezione internazionale per la popolazione palestinese:

Dopo il vile attentato di Duma e la morte orribile del bambino Ali Dawabshe di solo 18 mesi, chiediamo alla Comunità internazionale di garantire la protezione del popolo palestinese e di mettere in atto un processo per attuare le Risoluzioni già adottate dall’ONU, mettendo fine all’occupazione israeliana, dare vita allo Stato di Palestina con Gerusalemme est capitale sui confini del 4 giugno1967 e garantire il diritto al ritorno dei profughi palestinesi.
Ricordiamo che nello stesso giorno in cui moriva bruciato il piccolo Ali, le forze d’occupazione israeliana hanno aperto il fuoco contro i contadini palestinesi a Bait Lahyia nella striscia di Gaza uccidendo il cittadino Mohammed Hamd Al Masri, 27 anni; a Jalazoun nei pressi Gerusalemme, moriva un altro ragazzo palestinese Laith Al Khaldi, 17 anni, colpito da un proiettile tipo farfalla, durante una pacifica manifestazione.

Il popolo palestinese non può accettare la condanne ufficiale israeliana, mentre, il governo Netanyahu continui nella sua strategia di incitare, aiutare e proteggere le attività criminali dei coloni i cui insediamenti sono sul territorio palestinese sono considerati illegali dalla comunità internazionale. 

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