Il presidente della Repubblica Ceca Milos Zeman sarà l’unico, fra i capi di stato e i capi di governo dell’Unione Europea, ad assistere a Pechino, il prossimo 3 settembre, alla grande parata militare organizzata dalla Cina per celebrare il 70° anniversario della fine – e quindi della vittoria – della Seconda guerra mondiale sul fronte del Pacifico.
La decisione di Zeman di accettare l’invito giunto da Pechino manda così all’aria l’orientamento maturato in seno alla Ue di non far partecipare alla sfilata rappresentanti di vertice dei paesi membri.
L’evento programmato sulla piazza Tienanmen rischia – afferma l’establishment continentale – di trasformarsi in una dimostrazione di forza militare e di retorica anti Giappone, il Paese che uscì sconfitto dal conflitto.
Il ministero degli Esteri ceco ha fatto sapere di non aver potuto aderire alla richiesta di boicottaggio avanzata a quanto pare, a porte chiuse – durante un vertice a Bruxelles. “Siamo stati gli unici a dire di no. Sapevamo infatti della volontà del nostro Presidente di recarsi a Pechino e che niente gli avrebbe fatto cambiare idea. Davanti alla nostra contrarietà, sarebbe andato ugualmente e questo ci ha impedito di associarci alla posizione comune indicata dalla Ue” ha spiegato il portavoce del ministero degli Esteri ceco, intenzionato con ogni certezza ad evitare la situazione verificatasi lo scorso 9 maggio, quando Zeman si recò a Mosca per l’anniversario della vittoria nella seconda guerra mondiale, nonostante le pressioni esercitate affinché rinunciasse da Ue e Stati Uniti.
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