“Perché la maternità e la prima infanzia sono responsabilità di tutti”: questa la motivazione con cui il presidente Horacio Cartes ha accompagnato l’apposizione della firma alla nuova legge che fissa i nuovi tempi del congedo di maternità, 18 settimane per le donne, due per gli uomini. Una riforma approvata dal Congresso e promulgata dal governo nonostante la netta opposizione del settore imprenditoriale paraguayano.
Con la legge 5508/2015 “per la promozione, la protezione della maternità e dell’allattamento”, le donne in Paraguay potranno dunque usufruire di 18 settimane ininterrotte di permesso a fronte delle 12 concesso loro sinora, sei prima e sei dopo il parto.
“Questo grande progresso riconosce l’impegno condiviso delle madri, dei padri e di tutta la società in generale” ha aggiunto Cartes.
Ma per la ‘Unión Industrial Paraguaya’ (Uip), uno degli organismi più influenti del settore imprenditoriale nazionale, il Paraguay “non offre le condizioni socio-economiche” per applicare la nuova legge. “Riteniamo – si legge in una nota – che non sia ancora il momento di applicare una legge di questa natura. La sua applicabilità, infatti, dev’essere accompagnata da politiche di Stato in materia di istruzione e salute”.
Oltre la metà dei 185 paesi membri dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (Ilo/Oil) prevedono congedi di maternità dalle 14 alle 18 settimane.
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