Il Ministero della difesa della Repubblica popolare di Donetsk ha comunicato che nel corso delle ultime 24 ore le forze ucraine hanno bersagliato oltre 250 volte il territorio della repubblica, con mortai, lanciagranate e mitragliatrici pesanti. Tra le aree più colpite: Jasinovata, Dokučaevsk, i dintorni di Donetsk e di Gorlovka e il villaggio di Sakhanka, nel Donbass meridionale. Si registrano almeno due morti civili. Danneggiati edifici e condutture di acqua e gas tra Donetsk e Marjnka. I dati sull’insieme delle ultime violazioni del cessate il fuoco da parte ucraina sono stati trasmessi agli osservatori dell’Osce che, per l’appunto, erano presenti nella zona colpita di Donetsk. A proposito del ventilato invio nel Donbass di reparti armati dell’Osce, in funzione di polizia militare, di cui ha parlato il presidente ucraino Petro Porošenko, il leader della DNR Aleksandr Zakarčenko ha dichiarato che la funzione dell’Osce è esclusivamente di monitoraggio della situazione e che ogni invio di personale armato verrebbe considerato come aggressione alla repubblica.
A tal proposito, nientemeno che il “führer” del battaglione ”Azov”, deputato alla Rada, Andrej Biletskij, ha detto che Porošenko sta intenzionalmente rinviando con ogni espediente l’adozione della legge sulle elezioni nel Donbass e l’applicazione degli accordi di Minsk. L’ultimo esempio è proprio quello della “missione di polizia” Osce su cui, a detta di Porošenko, sarebbe d’accordo il “quartetto normanno” (anche se Mosca non commenta): come dire al Donbass “vi concediamo le elezioni, se accetterete la polizia”. Le dichiarazioni di Biletskij fanno seguito alla constatazione del comando della DNR, secondo cui Kiev sta ritirando dal fronte truppe dell’esercito, sostituendole con reparti dei battaglioni “Azov”, “Ajdar”, “Pravyj Sektor” e “OUN”, allo scopo di accelerare la liquidazione dei reparti neonazisti che sfuggono al controllo centrale.
Alla DNR sottolineano anche come in aiuto alle truppe ucraine continuino a giungere istruttori Nato e i reparti di Kiev non disdegnino di mostrarsi in compagnia di mercenari stranieri: un combattente austriaco è ripreso in un video, in cui si mostra un villaggio distrutto attraversato da un blindato con a bordo sghignazzanti militari ucraini. La TV ha mandato in onda riprese dal poligono di Javorov, in cui istruttori Nato canadesi addestrano la Guardia nazionale e sottufficiali del battaglione neonazista “Azov”. Pare però che le vere e proprie esercitazioni siano precluse ai media, dato che, per lo più, i paracadutisti ucraini vengono addestrati al rastrellamento delle città, edificio per edificio: uno spettacolo non certo edificante per la popolazione civile del Donbass minacciata dalla “liberazione” golpista.
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