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Governo filo-mafioso; lo dice pure la Prestigiacomo

Per Stefania Prestigiacomo l’abolizione della Sistri sulla tracciabilità dei rifiuti è un favore alle eco-mafie e la norma andrà emendata. Mentre sugli incentivi tira un sospiro di sollievo e in maniera molto sfumata accusa: qualcuno ci ha provato ma ha ancora fallito. Sono la sintesi delle dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’Ambiente ai quotidiani La Repubblica e Il Mattino. Nelle due interviste spiega che se nella vicenda hanno sconfessato lei allora «hanno sconfessato anche il presidente del consiglio» e di sue dimissioni «non se ne parla dopo». E a Calderoli che invita a«accomodarsi fuori chi fa distinguo sulla manovra», la Prestigiacomo replica: «apprendo adesso che Calderoli pensa di essere il presidente del consiglio». Sulla manovra spiega che è stata adottata per fare fronte a al «serio pericolo di un assalto speculativo nei confronti del nostro Paese» tanto che «la Bce che ci ha chiesto interventi precisi». «In ogni caso – aggiunge – non sono stati colpiti i redditi medio bassi. S’è cercato di fare il meglio possibile date le condizioni internazionali e i vincoli della Banca europea. Sulla Robin hood Tax sull’energia, eolico compreso, spiga così la sua posizione: Gli incentivi nella manovra uscita dal consiglio dei ministri non sono in discussione. Qualcuno ci ha provato ancora ed ha ancora fallito. Ma in un momento in cui a chi ha di più viene chiesto di pagare di più, mi sembra ragionevole che le società che fanno grandi profitti con l’energia paghino qualcosa in più a prescindere dal modo in cui l’energia viene prodotta. Sul Federalismo è meno netta, perchè »non è la sua prima preoccupazione«. Il Sud, osserva, »non è in maceriè. «I fondi Fas non sono toccati – osserva – ma ci sono preoccupazioni per i tagli ai ministeri che ormai non hanno sprechi da tagliare, ma potrebbero veder venir meno investimenti chiave come quelli sul dissesto idrogeologico, la banda larga, l’edilizia scolastica e carceraria». Comunque, sottolinea il ministro, la manovra «si potrà e si dovrà migliorarla in parlamento senza perdere però di vista gli obiettivi complessivi di riassetto dei conti pubblici».

Intervistata anche da La Stampa, il ministro Prestigiacomo sottolinea che «senza dialogo si creano soltanto tensioni», anche perchè le discussioni sui fondi «avvengono sempre dopo». Sulle insofferenze dei suoi colleghi nei confronti del ministro Tremonti, Prestigiacomo spiega che «serve dialogo e ascolto». «Questo – aggiunge – servirebbe a superare incomprensioni e ‘mal di pancià e contribuisce a creare la necessaria coesione in questo delicato passaggio». «Ci sono interventi – rivela il ministro – che non condivido e sui quali non ho assolutamente annuito. Lo dico più esplicitamente: occorre chiarire che nei tagli ai ministeri vanno esclusi gli interventi per la difesa del suolo. Quando in autunno avremo le prime piogge e le prime macerie, questi tagli potrebbero costare molto, molto di più».

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