Continua la crociata dell’amministrazione comunale di Napoli contro le figure sociali ritenute marginali, illegali e poco conson
e all’immagine mediatica che il Sindaco Luigi De Magistris sta accreditando sui media locali e nazionali.
Dopo gli sgomberi degli immigrati, dei bancarellari e degli occupanti di case questa volta sono sotto tiro dell’amministrazione comunale i parcheggiatori abusivi.
Con una modalità spettacolare per alcuni giorni i pattuglioni speciali della Polizia Municipale, sollecitati dall’Assessore alla sicurezza e alla legalità, l’ex magistrato Giuseppe Narducci, hanno rastrellato le strade del centro ed hanno fermato oltre 150 parcheggiatori “abusivi” i quali sono stati tradotti in caserma, foto segnalati e denunciati per vari reati. Successivamente sono stati resi noti dalla polizia municipale i dati sulla repressione contro i parcheggiatori: in tre anni, da settembre 2008 a settembre 2011, sono stati denunciati e multati, più volte, 8540 parcheggiatori.
Certo, a Napoli come altrove, la figura del parcheggiatore abusivo non è simpatica e, spesso, è inserita in un tessuto urbano di relazioni sociali ascrivibili, a vario titolo, ai circuiti criminali ma non si può negare che questa attività costituisce – di fatto – una forma di occupazione lavorativa dentro il mare magnum della disoccupazione di massa e della dilagante precarietà che insiste nell’area metropolitana napoletana.
Risulta – quindi – sgradevole culturalmente e politicamente errata la linea di condotta dell’amministrazione De Magistris la quale, con buona pace delle periodiche dichiarazioni a favore del mondo del lavoro e delle sue mobilitazioni, si rivolta, quotidianamente, con provvedimenti economici e repressivi, contro le figure sociali marginali e meno garantite.
Evidentemente la Napoli che De Magistris immagina – particolarmente nel prossimo periodo quando si svolgeranno le kermesse attinenti l’ America Cup e il successivo Forum delle Culture – dovrà essere ripulita da presenze che poco si armonizzano con i grandi brand commerciali, con il pubblico miliardario di questi eventi e con una idea di città dove povertà e insicurezza sociale devono essere celate sotto il tappeto mistificante e fuorviante dei grandi eventi internazionali e del bon ton mediatico.
Continua la crociata dell’amministrazione comunale di Napoli contro le figure sociali ritenute marginali, illegali e poco consone all’immagine mediatica che il Sindaco Luigi De Magistris sta accreditando sui media locali e nazionali.
Dopo gli sgomberi degli immigrati, dei bancarellari e degli occupanti di case questa volta sono sotto tiro dell’amministrazione comunale i parcheggiatori abusivi.
Con una modalità spettacolare per alcuni giorni i pattuglioni speciali della Polizia Municipale, sollecitati dall’Assessore alla sicurezza e alla legalità, l’ex magistrato Giuseppe Narducci, hanno rastrellato le strade del centro ed hanno fermato oltre 150 parcheggiatori “abusivi” i quali sono stati tradotti in caserma, foto segnalati e denunciati per vari reati. Successivamente sono stati resi noti dalla polizia municipale i dati sulla repressione contro i parcheggiatori: in tre anni, da settembre 2008 a settembre 2011, sono stati denunciati e multati, più volte, 8540 parcheggiatori.
Certo, a Napoli come altrove, la figura del parcheggiatore abusivo non è simpatica e, spesso, è inserita in un tessuto urbano di relazioni sociali ascrivibili, a vario titolo, ai circuiti criminali ma non si può negare che questa attività costituisce – di fatto – una forma di occupazione lavorativa dentro il mare magnum della disoccupazione di massa e della dilagante precarietà che insiste nell’area metropolitana napoletana.
Risulta – quindi – sgradevole culturalmente e politicamente errata la linea di condotta dell’amministrazione De Magistris la quale, con buona pace delle periodiche dichiarazioni a favore del mondo del lavoro e delle sue mobilitazioni, si rivolta, quotidianamente, con provvedimenti economici e repressivi, contro le figure sociali marginali e meno garantite.
Evidentemente la Napoli che De Magistris immagina – particolarmente nel prossimo periodo quando si svolgeranno le kermesse attinenti l’ America Cup e il successivo Forum delle Culture – dovrà essere ripulita da presenze che poco si armonizzano con i grandi brand commerciali, con il pubblico miliardario di questi eventi e con una idea di città dove povertà e insicurezza sociale devono essere celate sotto il tappeto mistificante e fuorviante dei grandi eventi internazionali e del bon ton mediatico.
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michele esposito
ma come fai a sostenere che
“non si può negare che questa attività costituisce – di fatto – una forma di occupazione lavorativa dentro il mare magnum della disoccupazione di massa e della dilagante precarietà che insiste nell’area metropolitana napoletana.”
dopo aver riconosciuto che
“spesso, è inserita in un tessuto urbano di relazioni sociali ascrivibili, a vario titolo, ai circuiti criminali”
???
http://maps.google.it/maps?q=http:%2F%2Fmaps.google.it%2Fmaps%2Fms%3Fmsid%3D215396458754495181204.0004a277bbe76da18640a%26msa%3D0%26output%3Dkml&hl=it&ll=40.850177,14.234161&spn=0.150884,0.308647&sll=40.841024,14.19988&sspn=0.150904,0.308647&vpsrc=6&t=m&z=12
questo è il link della mappa dei parcheggiatori abusivi di napoli e provincia
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/182459/roma-parcheggiatori-abusivi-a-napoli.html
il parcheggio abusivo non è un mercato in regime di libera concorrenza. se vuoi fare il parcheggiatore non lo puoi fare liberamente se non sei prima autorizzato (da chi lo si sa più o meno)…
e comunque non è proprio un “ripiego” e questi soggetti non sono proprio dei “morti di fame” visto che guadagnano dai 1200 ai 4000 € al mese lavorando per mezza giornata.
queste sono figure che non si armonizzano poco solo con “i grandi brand commerciali…” ma credo con la civiltà stessa di un popolo
se poi sei così sicuro delle tue idee tanto vale allora difendere anche il pizzo imposto ai commercianti borghesi no?