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Termini Imerese. Cenno di vita del governo

Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera ha convocato per domani mattina alle 10.00 Invitalia – l’advisor del ministero per trovare altri imprenditori in sostituzione – e i sindacati metalmeccanici sullo stabilimento di Termini Imerese. Fiat, secondo alcune fonti, sarebbe disponibile a mettere risorse che mancavano per la mobilità incentivata (la differenza tra necessità e oggerta è di appena 5 milioni).

 

È, infatti, l’accompagnamento alla mobilità il nodo principale della trattativa per il passaggio dello stabilimento da Fiat alla molisana Dr Motor. Gli incentivi sono necessari per ridurre il bacino di dipendenti da riassumere: attualmente nel sito sono occupati 1566 lavoratori mentre il patron della Dr, Massimo Di Risio, sarebbe disposto a prendere in tutto 1.312 dipendenti. Inoltre, c’è l’indotto da garantire, circa 350 lavoratori. Per ridurre il bacino dei dipendenti da ‘trasferire’ da Fiat a Dr si farebbe, quindi, ricorso alla mobilità incentivata verso la pensione. Uno strumento che, però, avrebbe dei costi finora considerati dal Lingotto troppo alti.

Per i sindacati i lavoratori in possesso dei requisiti per andare in pensione nei prossimi sei anni, quelli coperti dagli ammortizzatori sociali (cassa integrazione e mobilità) sono circa 650, e per ognuno l’incentivo comporterebbe un esborso di più di 30 mila euro. La cifra che risulta è di oltre 20 milioni di euro che sarebbe superiore a quella che era stata fissata da Fiat, secondo quanto emerge da ambiente vicini alla trattativa, di circa 15 milioni di euro.

Secondo fonti sindacali nella giornata di oggi ci sarebbero stati dei contatti, probabilmente telefonici, tra Passera e l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, che avrebbe portato il Lingotto a superare il tetto predefinito per gli incentivi e in questo modo avvicinare la vertenza alla soluzione per arrivare a un accordo tra organizzazioni dei lavoratori, Fiat e Dr, governo e enti locali.

Nel corso dell’ultimo vertice su Termini Imerese era emersa anche la disponibilità da parte della regione Sicilia a intervenire per accrescere il budget degli incentivi. Alla fine di quel summit, che si era tenuto mercoledì scorso, era stato deciso di riconvocare tutte le parti coinvolte mercoledì 30 novembre. Data questa nella quale ci si aspetta di arrivare a una soluzione definitiva per lo stabilimento che ieri ha interrotto definitivamente la produzione di vetture Fiat.

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