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Autostrada Roma-Latina. La Polverini accusa gli imprenditori. Che battono cassa!

Gli “imprenditori” rapaci e i loro subalterni amministratori regionali, con quel pasticciaccio brutto della devastante e inutile autostrada a pedaggio Roma-Latina stanno scrivendo un nuovo episodio che se non fosse drammatico per le comunità locali sarebbe semplicemente ridicolo. Dopo oltre due decenni, in cui gli amministratori si sono succeduti sperticandosi a presentare diversi progetti e tracciati con la contestuale faccia tosta propagandistica che i lavori sarebbero iniziati dopo pochi mesi. La Polverini intervenendo all’Assemblea dell’ACER, attacca proprio gli “imprenditori”: “Roma-Latina non parte per colpa delle imprese”. La cecità distruttiva dell’arraffamento di denaro non ha risparmiato l’uso di tutti i mezzi e metodi per accaparrarsi la costruzione del mostro di cemento e asfalto. Della partita sono: da una parte proprio L’Acer e Impregilo, dall’altra Caltagirone, Erasmo Cinque e Autostrade per l’Italia.  Questi ultimi hanno aperto un contenzioso con la Regione Lazio chiedendo circa 900 milioni d’indennizzo per avere prima ottenuto come ARCEA l’assegnazione della costruzione dell’opera per poi vedersela sfilare in seguito ad un pronunciamento della Corte di Giustizia Europea. “Questi sporchi interessi e giochi di poteri si continuano a fare sulla pelle di migliaia di pendolari, di agricoltori e di intere comunità locali dell’agro pontino. L’irresponsabilità di lor signori si è protratta fino al punto di non curanza, almeno ventennale, per le decine di morti per incidenti stradali, la pesante nocività determinata dall’inquinamento provocato dalle chilometriche file che si formano sulla Via Pontina nelle ore di punta” denuncia il Comitato No Corridoio. Gli unici efficaci e risolutivi interventi per il diritto ad una mobilità ecocompatibile sono: l’adeguamento in sicurezza di tutta la Via Pontina, il potenziamento delle linee ferroviarie a partire dalla Nettuno-Roma, la costruzione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea. In riferimento a quest’ultima, chiediamo al Consiglio Regionale di onorare l’Ordine del Giorno approvato agli inizi di quest’anno per lo stanziamento delle necessarie risorse economiche per lo studio e la progettazione. “Se si continuerà a giocare questa partita drogata ed escludente la partecipazione dei cittadini, il nostro movimento autorganizzato nei Nodi del Comitato No Corridoio invaderà il campo, rilanciando e dispiegando una decisa opposizione e resistenza” annuncia Gualtiero Alunni del Comitato No Corridoio Ro-LA che da anni si oppone a questa inutile grande e devastante opera.

 

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