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Usb scrive a Passera: “disastro annunciato per il trasporto aereo”

USB ritiene inaccettabile che ancora una volta si corra ai ripari solo quando l’emergenza diventa insostenibile. E’ necessario che, sindacato e governo si assumano una volta per tutte le proprie responsabilità.
Serve una politica del trasporto aereo, in cui si operi una regolamentazione normativa e contrattuale, individuando le debolezze strategiche evidenti anche dalle dichiarazioni del Presidente Enac Vito Riggio, intervenuto sulla vicenda WindJet, secondo cui “ non c’è nessuna Compagnia italiana capace di produrre utili”
USB denuncia da oltre dieci anni in tutte le sedi istituzionali, Enac in primis, che il sistema di liberalizzazioni selvagge, il far west contrattuale, rappresentano, la causa, oltre che l’effetto, di una mancata regolamentazione che nel trasporto aereo sta assumendo proporzioni drammatiche.
Oggi il 50% delle imprese italiane nel trasporto aereo, è a rischio fallimento, gli handlers e i gestori aeroportuali, stanno subendo un forte ridimensionamento. A questo si aggiunge la ‘colonizzazione’ in atto da parte del settore low cost.
A pagare il prezzo di queste politiche, ancora una volta sono i lavoratori. I circa 500 lavoratori di Windjet a rischio mobilità si uniscono alle migliaia di persone che nel settore, a partire dal 2008 continuano a perdere il posto di lavoro.
Non possiamo dimenticare che il 14 di ottobre circa 4000 dipendenti dell’ex compagnia di bandiera saranno iscritti nelle liste di disoccupazione, a questi si aggiungono i circa 900 di Meridiana, gli oltre 700 dipendenti CAI già in cigs ai quali si dovranno aggiungere i prossimi 1000 già preannunciati da CAI.
Un disastro senza precedenti in un settore strategico, tra i pochi rimasti nel nostro paese.
Per questa ragione USB ha chiesto ufficialmente al Ministro Passera di convocare un tavolo dove si discuta di un intervento complessivo sul trasporto Aereo e delle regole indispensabili da inserire in un sistema fondamentale per il Paese.
Riteniamo che ulteriori ritardi siano inaccettabili, soprattutto in vista di un autunno che si prospetta difficile per migliaia di persone senza futuro.

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