«Direi di sì», ci sarà un “piano giovani” nell’agenda d’autunno del governo. Il ministro del lavoro, Elsa Fornero, intervenendo ai microfoni di Radio anch’io, non ha lasciato spazion alle speranze dei “giovani”, nonostante ogni azione criminogena di questo governo sia stata giustificata con la frase – solo la frase… – “lo facciamo per i giovani”.
A domanda precisa ha dunque risposto in modo involontariamente chiaro: «Non ci si deve aspettare qualcosa di eclatante, saranno azioni molto minute, mirate, microeconomiche e non spenderemo una quantità eccessiva di risorse, ma risorse che dovranno essere spese bene, magari differenziate territorialmente». Magari no o boh.
Misure rispetto alle quali, ha aggiunto, «i giovani potranno dire: questo è stato realizzato, ho avuto questa opportunità».
Insomma: non faranno nulla. Del resto da un ministro che, a proposito di “misure per la crescita”, aveva già risposto “noi abbiamo fatto quel che c’era da fare, ora tocca alle imprese” non è che ci si possa aspettare altro.
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