Alla faccia degli “ottimisti” conto terzi, il fatturato industriale italiano segna una diminuzione per il decimo mese consecutivo.
A ottobre infatti il fatturato dell’industria registra una riduzione dello 0,2% rispetto a settembre, sintesi di una diminuzione dell’1,0% sul mercato interno e di un aumento dell’1,5% su quello estero.
Ma bisogna far attenzione alla “tendenza”, ovvero all’andamento annuale, che dà cifre molto più significative. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 23 contro i 21 di ottobre 2011), a ottobre il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 4,7%, con un calo dell’8,0% sul mercato interno e un aumento del 2,2% su quello estero. Una conferma del crollo del mercato nazionale, mentre le esportazioni pur segnando il passo in termini quantitativi, risultano leggermente positive.
Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano cali congiunturali per l’energia (-1,6%; vista la diminuzione di produzione e consumi privati) e per i beni intermedi (-0,6%), mentre aumentano per i beni di consumo (+0,6%) e per i beni strumentali (+0,5%).
Per quel che riguarda gli ordinativi totali, si registra una variazione congiunturale nulla (e quindi nemmeno nei prossimi mesi si potrà avere una ripresa, visto che gli ordini “anticipano” la tendenza), sintesi di un calo dell’1,3% degli ordinativi interni e di un incremento del 2,0% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali si riducono dell’1,1% rispetto al trimestre precedente.
I due rapporti Istat:
Il testo completo: Fatturato_e_ordinativi_dellindustria_-_19_dic_2012_-_Testo_integrale.pdf295.33 KB
Le serie storiche:
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