Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, leader delle ”agende rosse”, rompe col movimento ”Rivoluzione civile”. Antonio Ingroia avrebbe messo in lista i due candidati indicati da Borsellino, Lidia Undiemi e Benny Calasanzio, dopo altre persone più note o indicate dai partiti. Nella sua pagina Facebook – che piace a 36.405 persone – Borsellino scrive: ”Avevo pensato di dovere aspettare la pubblicazione delle liste, e lo farò prima di prendere una decisione definitiva, ma gia’ da oggi purtroppo posso avere sentore di quello che dovro’ leggere. I due rappresentanti del mio movimento che, insieme a tanti altri giovani, mi avevamo dato la disponibilità ad essere candidati nella lista di ‘Rivoluzione Civile’ e che io avevo indicato come elementi di punta per il loro curriculum, per le loro qualità intrinseche e per l’impegno e la passione sempre profusa nelle attività del nostro movimento, non hanno trovato posto nella lista di Antonio Ingroia se non posposti, e non di poco, ad altri nomi sia di politici che della società civile. I primi in base alle contrattazioni di vecchio stampo tra i partiti componenti la lista, i secondi scelti in base alla notorietà ed alla visibilità mediatica che non sempre coincidono con l’impegno civile”. ”A questo punto – prosegue – con rammarico e pur sempre riservandomi di giudicare con maggiore attenzione le liste una volta che saranno pubblicate, debbo purtroppo anticipare che difficilmente potrò confermare il quell’appoggio che, dopo alcune perplessità iniziali, avevo dato alla lista di ‘Rivoluzione Civile’. Probabilmente qualcuno era interessato unicamente alla mia candidatura e una volta venuta a cadere questa ipotesi e dopo che io ho preteso con forza una smentita che pure é tardata ad arrivare, non ha ritenuto di volere dare fiducia a questi giovani”.
Presto è arrivata la risposta dell’ex magistrato Antonio Ingroia. ”Conoscendolo, capisco anche il suo disappunto per il fatto che la lista civica che abbiamo organizzato contenga anche esponenti di punta di partito, ma Salvatore deve sapere che noi non siamo antipolitica. Noi crediamo nella possibilità di mettere insieme le energie migliori della societa’ civile e della buona politica”. “Chiedo – aggiunge il leader di RC- a Salvatore Borsellino di avere pazienza, verificando che i nomi inseriti nelle nostre liste certamente non sono stati scelti in base alla notorietà e alla visibilità mediatica, ma selezionati in base a storie lunghe e dolenti di impegno civile, spesso segnate da tragedie come quella di Salvatore. Un solo nome per tutti, Franco La Torre. Chiedo a Salvatore quindi di rispettare questi nomi e questi nostri candidati”. ”Conosco e apprezzo i giovani da lui segnalatimi, eleggibili, ai quali avevo proposto l’inserimento in posizione eleggibile proprio in Sicilia, in base al meccanismo delle candidature plurime in più regioni imposto dalla cattiva legge del Porcellum – conclude – Avrebbero avuto ottime possibilità di essere eletti in Sicilia, portatori di quello stesso impegno che da sempre dimostra Salvatore Borsellino. Saverio Lodato ha portato avanti per anni l’impegno antimafia nel mondo dell’informazione e continua a farlo. Perfettamente in linea con l’intransigenza di Salvatore. Lodato ha accettato lo stesso posto in lista di quei ragazzi che hanno rifiutato, e perciò lo ringrazio”.
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