Il tribunale di Bologna Bruno Perla ha condannato in rito abbreviato a sei anni e otto mesi un agente di polizia, Claudio D’Orazi, ritenendolo colpevole di concussione sessuale.
D’Orazi era assistente capo in servizio all’ufficio immigrazione della Questura di Bologna e da questa posizione pretendeva favori sessuali da donne straniere in cambio di una corsia preferenziale sulle pratiche per il rilascio di permessi di soggiorno. Le indagini, condotte dal procuratore aggiunto Valter Giovannini e dal sostituto procuratore Lorenzo Gestri, contestavano sei episodi nei confronti di due donne, una delle quali si è costituita parte civile. D’Orazi, 46 anni, cesenate, venne arrestato il 13 marzo 2012 e in seguito sospeso dal servizio. Gli accertamenti erano scattati a settembre dell’anno precedente, dopo una segnalazione raccolta dal dirigente dell’ufficio. Approfittando del proprio ruolo era emerso che D’Orazi aveva contattato e fatto visita alle immigrate nelle loro case promettendo aiuti in cambio di prestazioni.
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