Avvocati italiani oggi in piazza in segno di solidarietà con le decine di legali turchi arrestati dalla polizia di Erdogan, “colpevoli” esclusivamente di chiedere il rispetto delle leggi e dei diritti civili. L’iniziativa é stata organizzata dall’Organismo unitario dell’avvocatura, insieme agli Ordini e alle Associazioni forensi. “Andremo in piazza con le nostre toghe davanti all’ambasciata dellaTurchiaper protestare contro chi viola i diritti umani e il diritto di difesa – dice il presidente dell’Oua Nicola Marino – Chiediamo la condanna unanime dell’Unione europea e l’intervento urgente dell’Italia”. ”Il grave episodio di Istanbul dimostra, di fatto, che la magistratura turca é subordinata ai desiderata del Governo e che l’avvocatura viene considerata un ostacolo alle logiche repressive. Questo é un pessimo segnale per un paese ormai considerato europeo: laTurchia- conclude Marino – non può proseguire su questa strada, quello della violazione dei diritti umani e del diritto di difesa”.
Mercoledì quasi tremila avvocati turchi hanno protestato ad Istanbul contro l’arresto di oltre 70 loro colleghi, avvenuto il giorno prima all’interno del maggiore tribunale della metropoli sul Bosforo, perché contestavano il trattamento riservato dalle autorità turche nei confronti dei manifestanti. Gli avvocati hanno iniziato la loro protesta all’interno del palazzo di giustizia di Caglayan, lanciando lo slogan “Ovunque Taksim, ovunque resistenza” e chiedendo le dimissioni del procuratore generale. La manifestazione, che ha attraversato le vie principali della città, si é poi conclusa a piazza Taksim, l’epicentro delle proteste antigovernative. Analoghe proteste degli avvocati si sono tenute anche a Izmir ed Ankara.
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