“Cos’altro deve succedere per arrivare alla conclusione che l’amministrazione comunale è fortemente infiltrata da gruppi malavitosi e mafiosi?”, domanda Guido Lutrario, della Federazione USB di Roma e Lazio.“Le difese di ufficio che si rincorrono in queste ore per cercare di salvaguardare la posizione dell’attuale amministrazione – continua Lutrario – si infrangono davanti al succedersi incalzante di sempre nuove notizie, che confermano come il problema sia nel sistema e nei vertici delle forze politiche che hanno amministrato la città in questi ultimi vent’anni”. “Ad essere inquisite non ci sono figure di secondo piano – sottolinea l’esponente USB– e questo significa che è il sistema a funzionare così, che la cosa pubblica è stata utilizzata in tutti questi anni come occasione per fare affari e consolidare cordate e clientele. Per produrre un segnale di discontinuità occorrerebbe colpire l’utile di impresa, rompere con la logica del guadagno in settori che coprono servizi ed emergenze sociali”. Avverte Lutrario: “Sull’emergenza abitativa, sui campi rom, sull’accoglienza, sulla gestione dei rifiuti, occorre tornare a mettere l’interesse pubblico al centro. Finché continueremo ad affidarci ai privati o a fingere di credere che le grandi cooperative siano delle organizzazioni senza fini di lucro, non faremo che perpetuare il malaffare”. “La giunta Marino purtroppo non è stata in grado di dare alcun segnale di discontinuità – osserva il sindacalista – anzi, in questi mesi ha approvato un bilancio pesantissimo ed ha imposto un nuovo contratto ai lavoratori del Comune, contro i quali ha condotto una campagna di calunnie dimostrando non voler neanche rispettare l’esito del referendum”. “Per questi motivi lo scioglimento del Consiglio Comunale non è solo inevitabile, ma anche auspicabile. Per introdurre una vera discontinuità, sia dal punto di vista del malaffare che in direzione di una maggiore attenzione agli interessi dei lavoratori e degli abitanti delle periferie. Per questo abbiamo deciso di aderire alla manifestazione che è stata indetta le 17.00 di lunedì 15 in Campidoglio dalla Carovana delle Periferie e dal Movimento 5 Stelle”, conclude Lutrario.
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