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Regista italiano da dieci giorni nelle carceri turche

Il documentarista Gabriele Del Grande, autore de "Io sto con la sposa" è stato fermato il 9 aprile scorso ad Hatay, al confine tra Turchia e Siria e da allora è ancora nelle mani degli apparati di sicurezza della Turchia. Una delegazione del consolato italiano di Smirne si è recata nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea meridionale della Turchia, dove è trattenuto Gabriele Del Grande,Del Grande ha detto di stare bene. "Non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato". Mentre telefonava ha raccontato di essere circondato da quattro poliziotti. "Non mi è stato detto che le autorità italiane volevano mettersi in contatto con me", ha proseguito Del Grande. Da ieri sera Del Grande ha deciso di iniziare uno sciopero della fame. La notizia è stata rilanciata dalla sua compagna Alexandra D'Onofrio che ieri sera è riuscita a parlarci per telefono. “I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo – ha detto Del Grande -. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta". Le autorità turche hanno garantito a quelle italiane che la sua liberazione potrebbe essere imminente.

 

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