Dalla terrazza del Pincio è stato srotolato anche uno striscione leggibile da Piazza del Popolo con scritto “12 e 13 giugno 2011 Referendum. Vota Sì per fermare il nucleare”. “Il Decreto Omnibus – sostiene Greenpeace – è il cavallo di Troia con il quale il Governo vuole impedire il regolare svolgimento del Referendum sul nucleare il 12 e 13 giugno. È per questo che la protesta de www.ipazzisietevoi.org – sostenuta da Greenpeace – arriva nel centro di Roma sotto forma di bidone nucleare. Gli attivisti rimarranno barricati dentro fino al giorno del referendum, vivendo con tutte le difficoltà dell’isolamento e degli spazi ristretti. Tra di loro, anche Pierpaolo e Giorgio che – dalla casa de www.ipazzisietevoi.org – si sono trasferiti nel bidone, radicalizzando la loro protesta. Gli attivisti asserragliati comunicheranno con l’esterno solo con videomessaggi, per chiedere agli italiani di ribellarsi contro il furto di democrazia di un Governo che vuole imporre il nucleare e di mobilitarsi per portare più persone possibili a votare Sì al Referendum del 12 e 13 giugno”.
Le proteste contro il nucleare stanno diventando più forti man a mano che dentro l’opinione pubblica cresce la rabbia contro il Governo che sta cercando di rubargli il diritto di votare al Referendum. Greenpeace ritiene che “questa moratoria sia una ‘truffa costituzionale: l’unico motivo per non fare il Referendum sul nucleare è che le norme approvate abbiano gli stessi effetti giuridici voluti dai proponenti il Referendum. Se invece è uno stratagemma messo in atto solo per non votare, allora si sta surrettiziamente cambiando la Costituzione”. Dopo il vergognoso voto di fiducia di ieri alla Camera e una volta approvata definitivamente dall’aula di Montecitorio con il voto sul merito del provvedimento, la legge passerà alla firma del Capo dello Stato per la sua promulgazione e successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto potrà pronunciarsi l’ufficio centrale della Cassazione per i referendum, il quale dovrà stabilire se la nuova norma, per quanto temporanea, comporti l’annullamento del referendum sul nucleare. Il che può fare la differenza sul raggiungimento del quorum nei referendum di metà giugno e che riguardano – oltre il nucleare – anche due altre questioni: la legge Ronchi sulla possibilità di affidare in gestione anche a privati la rete idrica e i servizi pubblici locali e la legge sul legittimo impedimento voluta dal Governo Berlusconi.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa