Nuova iniziativa eclatante dei coordinamenti che in Sicilia si battono contro il Muos, un mostro targato Stati Uniti, a poche ore dalla manifestazione nazionale di oggi.
Sono attese migliaia di persone, oggi pomeriggio a Niscemi, per partecipare alla manifestazione nazionale contro il Muos. L’appuntamento è a partire dalle 16,30, quando un corteo sfilerà da contrada “Vituso” fino ai cancelli della base militare statunitense, percorrendo due chilometri all’interno di contrada Ulmo, nel cuore della riserva naturale della sughereta.
Gli attivisti “No Muos” si ritroveranno per dire ancora una volta no al super radar in costruzione all’interno della base statunitense, dopo il voltafaccia del governatore Crocetta e la sua revoca dello stop ai lavori deciso dalla Regione Siciliana che precedentemente aveva bloccato le autorizzazioni. Alla manifestazione di oggi parteciperà, oltre alle amministrazioni comunali dei paesi nisseni che ricadono nell’area della sughereta di contrada Ulmo, anche il Consiglio comunale di Palermo.
Intanto, da ieri sera otto attivisti sono saliti su quattro antenne satellitari, dopo aver scavalcato la recinzione della base ed eluso la fitta sorveglianza. E stamattina se ne sono aggiunti altri due, nonostante le forze dell’ordine abbiano circondato l’area, mentre molti altri manifestanti si sono concentrati al limite della zona della base.
Ieri a tarda sera si erano registrati momenti di particolare tensione quando, giunti all’altezza di un presidio, i manifestanti hanno tentato di bloccare una macchina della polizia e hanno rimandato indietro un mezzo dei vigili del fuoco, fatti passare poi soltanto un’ora più tardi.
Intanto, da ieri sera otto attivisti sono saliti su quattro antenne satellitari, dopo aver scavalcato la recinzione della base ed eluso la fitta sorveglianza. E stamattina se ne sono aggiunti altri due, nonostante le forze dell’ordine abbiano circondato l’area, mentre molti altri manifestanti si sono concentrati al limite della zona della base.
Ieri a tarda sera si erano registrati momenti di particolare tensione quando, giunti all’altezza di un presidio, i manifestanti hanno tentato di bloccare una macchina della polizia e hanno rimandato indietro un mezzo dei vigili del fuoco, fatti passare poi soltanto un’ora più tardi.
Anche questa mattina andare oltre il posto di blocco allestito dai manifestanti all’altezza del presidio permanente, ad un paio di chilometri dalla base, è difficile, e i mezzi dei Vigili del fuoco e della Polizia hanno faticato per riuscire a superarlo.
Di seguito il breve comunicato emesso ieri sera dagli attivisti:
“Questa sera alle 19.00 8 attivisti No MUOS si sono introdotti all’interno della base USA di Niscemi, scalando le antenne. L’azione pacifica e non violenta, rivendicata da tutte le componenti del movimento No MUOS, ancora in corso, si è svolta il giorno prima della manifestazione nazionale prevista per il 9 agosto.
Tra gli attivisti sulle antenne è presente il pacifista Turi Vaccaro che si era già introdotto all’interno della base in precedenza.
L’azione è avvenuta nel giorno in cui si ricorda il trentennale delle cariche poliziesche a Comiso”.
Uno degli attivisti No Muos arrampicati sulle antenne é Turi Vaccaro, il pacifista tornato in libertà su ordine del gip dopo l’arresto dello scorso 10 luglio per “violenza” e “resistenza a pubblico ufficiale” e “danneggiamento aggravato”. Nel corso delle celebrazioni per il settantesimo anniversario dello sbarco alleato a Gela avrebbe tentato – secondo l’accusa – di bloccare una parata militare e avrebbe aggredito due poliziotti. Accusa assurda per chi conosce Vaccaro e i suoi metodi di lotta non violenti ma assai invasivi.
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