Nel dibattito economico il potere è definito e studiato principalmente come una relazione interpersonale che avviene al di fuori della concorrenza perfetta. Questa e’ una conseguenza della combinazione dell’individualismo metodologico e dell’assunzione della concorrenza come un meccanismo naturale ed eterno, che opera senza alcuna sorta di coercizione. Tuttavia questa metodologia non è adeguata ad analizzare le forme di coesione sociale che caratterizzano il capitalismo.
“Economics and Power” (Economia e Potere) critica le principali teorizzazioni del potere sviluppate nella letteratura economica, con un’analisi che va dal contrattualismo ultraliberista fino all’economia politica radicale, in ultima analisi suggerendo una concezione marxista del potere e della coercizione nel capitalismo. La disputa ontologica di Palermo si fonda sulla filosofia del “realismo critico”. L’argomentazione principale di questo prezioso volume sostiene che il meccanismo coercitivo essenziale del capitalismo è la competizione. Il potere capitalistico non è causato da una mancanza di concorrenza, ma dal ruolo centrale che essa gioca in questo modo di produzione. Partendo da questo, i capitoli del libro ricostruiscono una concenzione marxista del potere, dove esso è analizzato come una relazione sociale e si argomenta che la concorrenza perfetta in realtà esiste sotto la maschera del potere capitalistico. Questo libro critica il costrutto del potere e le idee alla base della concorrenza perfetta.
Quest’opera risulterà d’interesse per coloro che studiano economia politica, così come teorica economica e filosofia
Economics and Power. A Marxist critique
di Giulio Palermo
https://www.routledge.com/Economics-and-Power-A-Marxist-critique/Palermo/p/book/9781138923096
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