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Lavrov torna ad attaccare l’Italia per la censura contro gli artisti russi

Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è tornato a condannare l’annullamento del concerto in Italia del direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev, definendolo una decisione ‘scandalosa’. Gergiev, come noto, avrebbe dovuto esibirsi a Caserta il 27 luglio con l’Orchestra Filarmonica Verdi di Salerno e i solisti del Teatro Mariinskij, ma il 21 luglio l’amministrazione della Reggia di Caserta, capitolando vergognosamente alla pressione di alcuni politici del Pd e di Azione, ha annunciato che l’evento sarebbe stato annullato.

“Abbiamo sempre favorito eventi universali, sia sportivi che culturali. Di recente, l’Italia ha cancellato un concerto di Valerij Gergiev e dei solisti del Teatro Mariinskij. È scandaloso”, ha dichiarato Lavrov secondo quanto riporta la Tass. “L’Italia, che un tempo era una culla della cultura, è caduta in larga parte sotto l’influenza dei neonazisti ucraini”.

In precedenza anche la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, aveva dichiarato che Mosca condanna fermamente i tentativi discriminatori di “cultura della cancellazione” da parte delle autorità italiane.

In occasione del concerto annullato di Gergev, gli attivisti di Potere al Popolo avevano dato vita ad una sit-in di protesta contro la censura all’ingresso della Reggia di Caserta.

Ma quello di Gergev non è affatto un caso isolato, a conferma di una linea di condotta delle istituzioni italiane ossessionate da una russofobia crescente.  Anche il concerto del pianista ucraino ma filo-russo Alexander Romanovsky che si sarebbe dovuto tenere a Bologna il 5 agosto è stato annullato. L’annuncio è arrivato dal Comune.

Il senatore di Azione Marco Lombardo ha rivendicato positivamente questa decisione su X: “La decisione di annullare il concerto di Romanovsky a Bologna da parte del Sindaco Matteo Lepore, Unipol e Musica Insieme, è giusta e tempestiva. Da Caserta a Bologna, quando la società civile si attiva insieme alle istituzioni si difende la democrazia dalle ingerenze straniere”.

Il Gruppo Unipol ha intanto già modificato le date dei concerti in cartellone A Bologna. Al posto dell’esibizione di Romanovsky (dal titolo ‘Favorite Chopin’), il 5 agosto nei giardini di Cubo nella piazza sopraelevata di Porta Europa, a Bologna, suonerà la pianista venezuelana Gabriela Montero.

p.s.

Chi è Gabriela Montero? Basta cliccare su Google per scoprirlo.“Montero: la pianista venezuelana che denuncia i crimini di Maduro e si scaglia contro il suo direttore d’orchestra” : accusandolo ça va sans dire di fedeltà al chavismo. Titolo de Il Foglio. Seguito ovviamente dall’ineffabile Corriere della Sera.

Aggiungiamoci un dettaglio non da poco: Montero è nata a Caracas ma è cittadina statunitense. dunque oramai le manifestazioni culturali le stabiliamo col bilancino della convenienza geopolitica.

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3 Commenti


  • angelo

    italia ignorante e fascista
    liberiamoci


  • a

    averne di Lavrov in Italia noi ci accontentiamo di Tajani


  • Eula

    Mi vergogno per loro! Purtroppo temo sarà sempre peggio! :Un paese senza cultura, che rinnega la storia dove volete che vada? Si povera Italia!

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