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I giovani palestinesi chiedono l’unità. Oggi a Gaza, domani a Ramallah

 

Circa 1500 giovani, in gran parte universitari, si sono radunati oggi nella Piazza del Milite Ignoto a Gaza City sventolando bandiere palestinesi e invocando la fine delle divisioni tra i palestinesi, soprattutto tra le due principali organizzazioni: Hamas – al potere nella Striscia di Gaza – e Al Fatah, forza dominante in Cisgiordania. La manifestazione, che sembra voglia avere un carattere permanente, è in vista di quello indetto per domani con lo stesso fine in Cisgiordania e Gaza da gruppi di giovani palestinesi che si definiscono «indipendenti». Gli organizzatori affermano di aver raccolto tramite Facebook e Twitter più di 37 mila adesioni di sostenitori disposti a scendere in piazza. Il raduno odierno a Gaza non è stato ostacolato dalle autorità del governo di Hamas. Un portavoce del locale ministero dell’interno ha definito «nobile» l’obiettivo della manifestazione.

A Ramallah, in Cisgiordania, dove gli organizzatori sperano in una grande partecipazione di popolo alla manifestazione di domani, sei giovani hanno intanto cominciato uno sciopero della fame in nome di un’auspicata unità tra i palestinesi. Quella di domani, affermano gli organizzatori, sarà solo la prima di una lunga serie di attività, tutte all’insegna di un appello all’unità. «Il 15 marzo – affermano – sarà il giorno in cui saremo uniti nel chiedere la democratica rappresentatività di tutti i palestinesi come gesto positivo nella lotta per liberarci dall’ apartheid israeliano». Ma l’obiettivo, aggiungono, va oltre quello dichiarato perchè mira anche alla liberazione di tutti i palestinesi detenuti per motivi politici nelle prigioni di Hamas a Gaza e dell’ Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania, ma punta anche alla rinascita del Consiglio Nazionale Palestinese, organo dell’ Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) delegato a rappresentare tutti i palestinesi, inclusi quelli nella diaspora da tempo marginalizzati rispetto alle decisioni e ai negoziati con Israele.

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