Segno certo che il materiale radioattivo continua a riversarsi il mare. Tepco, il gestore della centrale, in difficoltà con la raccolta dell’acqua radioattiva intorno a reattori ed edifici delle turbine, ha dovuto sospendere le operazioni di dispersione di resina sintetica nella zona vicino ai reattori n.4 e n.6 a causa del maltempo. La resina solubile in acqua sulla superficie del terreno per circa due settimane, a partire da oggi, era un test per provare a trattenere la polvere radioattiva ed evitare la sua dispersione nell’aria.
Il governo giapponese non ha piani immediati per ampliare l’area di evacuazione intorno alla centrale. L’Aiea ha registrato livelli di radiazioni oltre i limiti a Iitate, a 40 km dall’impianto nucleare. L’Agenzia atomica internazionale, che fa capo all’Onu, ha invitato le autorità nipponiche ad affrontare la questione. Iitate è un villaggio che si trova oltre la linea di evacuazione a 20 km dalla centrale, cui si aggiunge poi un’area di rispetto a 30 km.
La centrale nucleare di Fukushima Daiichi deve essere eliminata. Il primo ministro giapponese Naoto Kan ne ha parlato ieri con Kazuo Shii, leader del Jcp, il partito comunista giapponese. Kan ha anche spiegato di voler «rivedere da zero il piano di costruzione di nuove centrali nucleari».
Ma sono gli Stati Uiti a bocciare senza appello le linee guida della Tepco in caso di emergenza, che prevedevano tra l’altro la dotazione di «una sola barella, un telefono satellitare e 50 tute protettive». «Piani inadeguati e nessuna definizione del rischio», sentenzia il Wall Street Journal. Nella documentazione, che il quotidiano ha esaminato «non c’è una previsione sul da farsi nel caso del peggiore scenario, quello in cui il personale della centrale non è in grado di intervenire e occorre un sostegno esterno». Nei piani «non c’è neppure un riferimento a unità dei vigili del fuoco, ai militari, alle richieste di equipaggiamento americano». Ex responsabili della Tepco hanno confermato al Wsj che i piani di emergenza non ipotizzavano un incidente come quello che si è verificato.
Una nuova scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle ore le 9.15 (italiane) con epicentro nell’oceano Pacifico, a circa 80 km al largo della prefettura di Miyagi e alla profondità di 40 km.
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