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Afghanistan. Proteste e rivolte contro militari Usa

L’arroganza e la stupidità delle truppe statunitensi quando occupano un territorio altri ormai fa accademia. Quanto accaduto a Bagram conferma quello che è diventato tutt’altro che un “pregiudizio antiamericano”.

Ha suscitato infatti veementi proteste in Afghanistan l’incredibile decisione presa da alcuni addetti della base aerea americana di Bagram (a nord di Kabul) di distruggere con il fuoco materiale religioso islamico, fra cui almeno quattro copie del Corano. Il fatto hacostretto il generale John Allen, capo delle forze Nato in Afghanistan, a progere “sentite scuse al nobile popolo afgano”. L’episodio ha riportato alla memoria dell’opinione pubblica una serie di episodi che hanno complicato parecchio la missione militare Natoe Usa in Afghanistan, come i soldati ripresi ad orinare su cadaveri dei talebani, o gli altri soldati colti in atteggiamenti impropri con bambini afghani.

La gente, forse 2.000 persone, è spontaneamente scesa in strada all’ingresso della base militare di Bagram quando alcuni dipendenti afghani che avevano svolto il turno notturno, hanno riferito che militari stranieri in servizio avevano raccolto una gran quantità di materiale religioso, fra cui varie copie del Corano, e lo distruggevano tra le fiamme. La polizia ha dovuto fare uso di proiettili di gomma per tenere a bada i dimostranti che hanno lanciato bombe molotov e sassi con rudimentali fionde, gridando slogan antiamericani e sciogliendosi soltanto qualche ora dopo. Un’altra manifestazione, è stata subito convocata a Kabul, dove per un breve periodo qualche centinaio di partecipanti, hanno bloccato la trafficata statale che collega la capitale con Jalalabad, nell’est del paese al confine con il Pakistan. Qui uno dei dipendenti della base militare, identificatosi come Mohammad Nabi di 45 anni, ha detto secondo l’agenzia di stampa Pajhwok che “due lavoratori afghani sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco quando hanno cercato di impedire la distruzione dei libri sacri”. Il presidente Hamid Karzai, che oggi aveva preparato la sorpresa di annunciare un invito ufficiale per i talebani a partecipare ad un negoziato diretto con il governo per far avanzare il processo di pace e riconciliazione, ha ordinato come al solito “una approfondita inchiesta” sull’accaduto. Da parte sua il generale Allen reagendo immediatamente ai fatti, ha preso carta e penna per tentare una spiegazione dell’accaduto e scusarsi. Anche il gen. Allen ha “ordinato una inchiesta – ha assicurato – su informazioni ricevute la notte scorsa secondo cui personale Isaf della base di Bagram avrebbe fatto un uso improprio di un ingente materiale religioso islamico, fra cui copie del Corano”. Il comandante dell’Isaf ha diramato una nuova direttiva a tutti i responsabili militari di area per un addestramento straordinario entro il 3 marzo della truppa sul modo come trattare in modo appropriato il materiale religioso.

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