La Paz.- Il viceministro degli Interni e della Polizia, Jorge Pérez, mercoledì ha definito “criminale” la marcia della Centrale Operaio Boliviana (COB) che ha usato candelotti di dinamite contro i poliziotti che proteggevano le strade adiacenti la Piazza Murillo, centro del potere politico del paese.
“Sono fatti criminali che devono essere censurati da tutti i boliviani perché non hanno rispettato i genitori che erano andati a riprendere i loro figli nelle loro scuole e hanno lanciato candelotti di dinamite”, ha detto Pérez che aveva presenziato all’attacco alle forze dell’ordine in via Yanacocha-Indaburo, all’altezza della scuola Ayacucho.
“Condanniamo, ha detto, l’atto criminale perché a causa dell’attacco contro i poliziotti varie persone sono state colpite dall’esplosione dei candelotti di dinamite nel primo giorno dello sciopero di 72 ore della COB che è iniziato con una marcia, alla quale hanno partecipato anche gli universitari”.
Tuttavia, l’autorità ha avvertito che “non si può permettere né tollerare questo tipo di fatti e invochiamo alla saggezza, al rispetto dei diritti umani e fisici non solamente dei poliziotti ma anche delle persone.”
Il Governo si dice dispiaciuto per questo tipo di fatti, in cui si assumano posizioni radicali che rasentano l’irresponsabilità da parte di alcuni dirigenti, in allusione a Jaime Solari ed altri che hanno fomentato la violenza.
Per il Viceministro “con la scusa di difendere il salario dei lavoratori si approfittano di questo tipo di situazioni per generare eccessi, violenza e pericolo per l’integrità fisica della cittadinanza, soprattutto, dei poliziotti che proteggono la proprietà pubblica e privata.”
In questo modo, l’autorità ha giustificato l’uso della forza della Polizia che ha utilizzato agenti chimici ed il “Nettuno”, auto anti-sommossa per disperdere i manifestanti.
ABI Agencia Boliviana de Informacion
(Traduzione a cura di Nuestra America)
vedi anche il documento del Partito Comunista della Bolivia sulla situazione
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