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Sudafrica: licenziati altri 8500 minatori

In Sudafrica le multinazionali straniere che monopolizzano l’estrazione dei metalli preziosi sembrano aver deciso di risolvere in maniera risoluta il conflitto con i lavoratori in sciopero ormai da mesi per ottenere stipendi più alti e condizioni di lavoro migliori. Di oggi la notizia che la Gold Fields, che aveva già visto decine di suoi dipendenti arrestati dalla polizia in seguito alle proteste delle scorse settimane, ha annunciato di aver licenziato 8.500 minatori che si aggiungono ai circa 15mila lasciati a casa nelle scorse settimane da altre multinazionali. “Oggi 8500 dipendenti non si sono presentati al lavoro nonostante i nostri avvertimenti – ha dichiarato un portavoce dell’azienda – e quindi abbiamo inviato loro la lettera di licenziamento”.

E ora anche un’altra azienda produttrice di oro, la Harmony Gold, ha lanciato un ultimatum ai suoi dipendenti in sciopero: se i 5.400 dipendenti minatori e tecnici non torneranno a lavoro entro giovedì verranno licenziati.

Intanto prosegue il lavoro della commissione d’inchiesta istituita dal governo per fare luce sulla morte di decine di minatori uccisi dalla Polizia il 16 agosto nei pressi della miniera di Marikana. Ieri per la prima volta la polizia ha dovuto ammttere “l’uso di una forza sproporzionata” e che “la situazione é andata fuori controllo”. Ad ammettere solo una minima parte delle responsabilità degli agenti è stato uno dei legali della Polizia, l’avvocato Ishmael Semenya.

Davanti ai componenti della commissione infatti molti testimoni oculari hanno ripetuto quanto già raccontato ai media nei giorni successivi alla strage di agosto. Molti dei minatori crivellati dai colpi dei mitra in dotazione alla polizia sono stati uccisi mentre fuggivano, colpiti alla schiena, e non mentre assalivano gli agenti come invece sostenuto da questi ultimi, che si sono giustificati parlando della necessità di difendersi dall’assalto di circa 200 lavoratori armati di bastoni e machete. “I minatori – ha detto Dumisa Ntsebeza, uno degli avvocati dei lavoratori – sono stati uccisi come vermi”.

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