Il ministro della Sanità portoghese ha chiesto alla popolazione di non ammalarsi per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. L’obiettivo è, secondo il dicastero, che i cittadini contribuiscano a evitare di dover ricorrere alle prestazioni dei centri sanitari impossibilitati in molti casi a garantire anche le prestazioni di base. E’ di questi giorni un conflitto tra il governo e la federazione delle farmacie e le industrie farmaceutiche, visto che lo stato non ha ancora rimborsato a queste ultime circa 1,1 miliardi di euro di medicine distribuite ai pazienti negli ultimi anni.
“Se ognuno di noi non fa abbastanza per evitare di ammalarsi, per quanto si possano aumentare le imposte il Sistema Sanitario Nazionale prima o poi collasserà” chiarisce nella nota il ministero. Per questo, per garantire la sopravvivenza della sanità pubblica nel paese, il governo portoghese insiste sul fatto che i cittadini debbano far ricorso alla prevenzione.
Fatto sta che da domani, Primo Gennaio, i portoghesi che vorranno curarsi o comperare delle medicine dovranno pagare il ticket – denominato copago in Portogallo e Spagna – raddoppiando in molti casi i costi di accesso alle prestazioni del servizio sanitario pubblico. Usufruire del pronto soccorso costerà 20 euro, mentre per una visita del medico di famiglia bisognerà sborsare 5 euro.
Ma siccome il ministero teme che l’aumento dei costi di accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale non abbia il sufficiente effetto dissuasivo tra i cittadini infermi, il ministro della salute ha pensato bene di rivolgere un appello ai potenziali pazienti affinché evitino di ammalarsi, aumentando gli sforzi di prevenzione.
Ma, fa notare la stampa lusitana, nel paese ci sono quasi un milione e mezzo di persone – su neanche 11 milioni di abitanti – che non possono contare sulle prestazioni di un medico di famiglia. Altro che prevenzione! Il messaggio del governo ai cittadini è chiaro: “Evitate di ammalarvi, o saranno fatti vostri”.
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MassimoLodiRizzini
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