In Spagna i tagli dovuti alle politiche del governo Rajoy, istigate dalla troika e dai mercati finanziari, rischiano di smantellare il sistema sanitario nazionale e stanno già mettendo in pericolo la salute di milioni di cittadini, a cominciare dai più deboli: anziani, disabili e persone con disturbi mentali. E’ l’allarme lanciato sulla rivista British Medical Journal dagli epidemiologi della London School of Hygiene & Tropical Medicine. Nel 2012 sono stati decisi tagli del 13,65% (per 365 milioni di euro) al budget nazionale e tagli fino al 10% a quello regionale per i servizi sociali e sanitari. Ciò é coinciso con l’aumento dei casi di depressione, problemi di abuso di alcol e malattie correlate alla dipendenza dagli alcolici, suicidi, legati alla crisi e alla disoccupazione. E altri tagli, soprattutto a danno di fasce deboli di popolazioni quali anziani e disabili, sono già stati previsti per l’anno in corso.
Il tutto avviene in un contesto già non ottimale, visto che secondo la rivista scientifica quello spagnolo é già uno dei servizi sanitari più deboli dell’Unione Europea (il paese dedica una delle più piccole quote di Pil alla spesa sanitaria). Ai tagli centrali e regionali si stanno ora sommando una serie di privatizzazioni delle strutture sanitarie e degli ospedali, la riduzione degli interventi chirurgici e dei servizi di emergenza, l’allungarsi delle liste d’attesa per l’accesso a prestazioni anche urgenti. In più, rileva Helena Legido-Quigley che ha diretto il lavoro di raccolta dei dati, i cittadini sono sempre più costretti a partecipare alla spesa per farmaci e prestazioni sanitarie a fronte di un calo netto dei redditi da lavoro e da pensione, e in un paese dove la disoccupazione ha ampiamente sfondato il tetto del 25%. ”La nostra analisi é la prima a guardare all’impatto complessivo delle misure di austerità in Spagna sul sistema sanitario – dichiara Legido-Quigley – e i risultati sono di forte preoccupazione. Vedremo effetti avversi sulla salute dei cittadini se non saranno prese adeguate misure correttive”. Sta cominciando quindi a presentarsi anche in Spagna il tragico scenario già visto inGreciacon l’aumento dei casi di Hiv e di tubercolosi tra la popolazione.
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